Gli scioperi alla Rai continuano e metteranno a rischio il normale svolgimento del palinsesto e, di conseguenza, la messa in onda delle trasmissioni che ci tengono compagnia. Già il 13 settembre abbiamo assistito alle conseguenza delle proteste. Non era un semplice lunedì, ma quello di debutto per tutti i programmi del day time, pronti a ricominciare per la nuova stagione. Ma sono saltati tutti. Unomattina, Storie italiane, Oggi è un altro giorno, La vita in diretta non sono potute andare in onda. Al loro posto, per ovviare al problema, i vertici della rete di Stato hanno deciso di ripiegare su Il meglio di.. per ognuno di questi show.
Adesso, però, si prospetta una protesta più lunga, che potrebbe mettere a repentaglio lo svolgimento del palinsesto. Ci aspettiamo cambiamenti di giorno in giorno e non sappiamo gli effetti che questo potrebbe avere sullo share. Perché una volta che si cambia canale, risulta difficile tornare indietro. Ma vediamo la nota: “La Rai comunica che, a causa di una agitazione sindacale, è stata proclamata l’astensione dalle prestazione accessorie e straordinarie nel periodo dal 9 ottobre al 7 novembre prossimo. Di conseguenza, nel suddetto periodo, la normale programmazione televisiva potrebbe subire delle modifiche”.
Molto probabilmente a farne le soese saranno i programmi con programmazione basata sulla cronaca come La Vita in diretta di Matano, Storie Italiane di Eleonora Daniele ma anche Oggi è un altro giorno di Serena Bortone. Insomma tutti pezzi forti della programmazione Rai che potrebbero subire una battuta d’arresto per tutto il periodo. A risentire maggiormente sarebbe proprio Matano. Già ieri il conduttore ha subito un dimezzamento del suo programma portando per la prima volta a un testa a testa con Barbara D’Urso, quando generalmente risulta sempre vincitore.
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Ma vediamo i motivi che hanno spinti i sindacati a questa decisione: “Si sono tenute ieri, in tutta Italia, le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori Rai indette dalle segreterie nazionali di SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM – UGL – SNATER – LIBERSIND e dal sindacato dei giornalisti USIGRAI. L’adesione è stata massiccia ovunque, manifestando all’unanimità ferma contrarietà nei confronti dei provvedimenti adottati dal Governo Renzi con il D.L. 66/2014, che mettono in discussione l’esistenza stessa del Servizio Pubblico Radiotelevisivo e la tenuta occupazionale. Pluralismo dell’informazione, prodotti culturali e posti di lavoro sono a rischio.”
“Oggi più che mai lavoratori e sindacati rimarcano il fatto che, in assenza di una discussione reale su come rilanciare e valorizzare il ruolo della Rai, quale concessionaria del servizio pubblico e più grande azienda culturale del paese, il taglio di 150 milioni di euro avrà un effetto “punitivo”, perché anziché ragionare su quali sprechi ridurre, sceglie di colpire al cuore l’azienda. Indicare in Raiway e nelle sedi regionali i luoghi verso cui operare vendite o riduzioni significa far morire la Rai e compromettere seriamente il rinnovo della concessione per il servizio pubblico, previsto per il 2016.”
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“Per tutte queste ragioni le assemblee hanno dato mandato alle Segreterie Nazionali di indire una giornata di sciopero con una manifestazione pubblica contro le decisioni assunte dal Governo.” Ma questa volta non si tratta di una sola giornale, bensì di un mese intero. Se da un lato con lo sciopero si può sicuramente raggiungere l’obiettivo, dall’altro lato per la Rai sarà molto difficile tenere i telespettatori ancora sui suoi canali. La mancanza di queste prestazioni, infatti, inciderà sulla creazione di nuovi prodotti o semplicemente sulla registrazione di nuove puntate.
Alberto Matano e Barbara D’Urso: buon risultato per Pomeriggio Cinque contro La vita in diretta ridotta
Lo scontro ai dati auditel tra La vita in diretta di Alberto Matano e Pomeriggio Cinque di Barbara D’Urso è una delle questioni che sta suscitando maggior curiosità nei telespettatori di Rai 1 e Canale Cinque. Come sempre il programma pomeridiano di Rai1 condotto sapientemente da un mostro sacro della tv come Alberto Matano sta ottenendo dati di ascolto assolutamente importanti. Parliamo infatti di un format già noto e rodato che da anni conquista il pubblico in larga parte. Da questa stagione invece Barbara D’Urso si sta ritrovando al timone di un Pomeriggio Cinque in versione rivisitata, meno trash e più formale. Dopo una partenza a rilento il programma di Barbara D’Urso sta ottenendo ascolti sempre più importanti e ieri, contro La vita in diretta in versione ridotta, è riuscito ad avere leggermente la meglio sulla trasmissione di Rai1 di Alberto Matano.
Barbara D’Urso vince di misura su Alberto Matano: i dati di Pomeriggio Cinque e La vita in diretta
Lo ‘scontro’ tra Barbara D’Urso e Alberto Matano di ieri pomeriggio ha visto prevalere, seppur di pochissimo, Pomeriggio Cinque. E’ importante sottolineare però come La vita in diretta di Alberto Matano sia partito poco prima delle 18, in ritardo rispetto alla collocazione classica. Pomeriggio Cinque ha raccolto davanti al piccolo schermo 1.688.000 spettatori con il 14.8% (i saluti 1.738.000 al 13.7% di share). Dalle 17.50, La Vita in Diretta Pop ha raccolto 1.681.000 spettatori (14.5% di share). Dunque siamo decisamente ai millimetri, con risultati molto simili tra di loro.
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