Dopo trentacinque anni di collaborazione con la Mediaset scade il contratto di Maurizio Pistocchi, uno dei presentatori e giornalisti più apprezzati del panorama televisivo. Pistocchi però ha qualcosa da ridire sui motivi che hanno portato i vertici della rete a non optare per un rinnovo. La sua carriera giornalistica è iniziata nel 1975 con la collaborazione per Il resto del Carlino. Nel 1978 è corrispondente per Il Giornale da Cesena, dove lavora anche per l’Associazione calcio Cesena in qualità di dirigente accompagnatore della squadra Primavera, affiancando dal 1979 al 1981 l’allora sconosciuto Arrigo Sacchi.
Entrato nella redazione sportiva di Fininvest nel 1986, nel biennio 1990-1991 prima svolge il ruolo di inviato al campionato del mondo 1990 e poi commenta il mondiale Under 20 nell’estate dell’anno successivo per Tele Capodistria. Negli anni 1990 continua a lavorare in programmi sportivi televisivi, affiancando anche Maurizio Mosca ne L’appello del martedì. Prosegue il suo lavoro di giornalista e opinionista, specialmente nei programmi di Italia 1, fino all’agosto 2017, quando viene rimosso dai ruoli nei programmi Mediaset restando nella redazione di Premium Sport e Sport Mediaset. ( continua dopo la foto)
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Il 30 giugno 2021 è scaduto il suo contratto con la rete di Pier Silvio Berlusconi. Contratto che, dopo 35 anni di servizio, non è stato rinnovato, come ha annunciato lui stesso nel mese di aprile. “Il 30 giugno, dopo 35 anni, finirà la mia storia lavorativa in Mediaset e dal primo luglio sarò libero di iniziare nuove sfide. Oppure di dormire. Grazie ancora”. Ancora non sappiamo quali programma abbia Maurizio Pistocchi per il futuro. In ambito calcistico è sempre stato molto apprezzato e potrebbe tornare in campo ben presto. Per il momento, il giornalista ha da ridire sulla scadenza del contratto.
Maurizio Pistocchi sembra essere convinto che dietro la decisione della Mediaset ci siano delle antipatie nei suoi confronti. “Nel 2013 Brachino disse a me e a Paolo Ziliani che Andrea Agnelli gli aveva chiesto di togliermi dai programmi. Non so se fosse una boutade, ma l’anno dopo una mail mi comunicò che non avrei più partecipato a programmi sulla Champions”. Sono già molti anni quindi che il giornalista ha avuto il sentore che la sua carriera, almeno quella in Mediaset, potesse prendere una brutta piega. E nel 2021 è arrivata la conferma che aspettava.
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Resta da vedere se la sua espulsione riguardi soltanto la rete di Pier Silvio Berlusconi o tutto il mondo del piccolo schermo. Il suo contratto con la Mediaset è scaduto da giugno e per il momento non si hanno notizie riguardo il suo futuro lavorativo. Sicuramente, Maurizio Pistocchi non è il primo volto famoso a lamentarsi del fatto che, dietro le scelte dei vertici delle reti, ci siano motivazioni politiche e personali. Ultimamente sta uscendo sempre più a galla il mondo del dietro le quinte, fatto di raccomandazioni e forti antipatie. Il merito, ormai, è l’ultima delle qualità per avere successo.
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