Daniele Luttazzi è tornato alla carica contro Fabio Fazio in un’intervista a Il fatto quotidiano. Non è la prima volta che il comico si scaglia contro il collega per svariati motivi. Che sia il compenso elevato, o l’elevato spazio di scelta che gli lascia la Rai, o anche il modo di fare comicità che, secondo il conduttore, non darebbe fastidio a nessuno. “Trent’anni fa, qualcuno fece Gigi Marzullo che intervistava Hitler e Gesù, e il produttore di quel programma, Parenzo, lo censurò mettendo al suo posto una parodia bonaria di Marzullo fatta da Fabiofazio” e lo scrive volutamente tutto attaccato.
Secondo Daniele Luttazzi, la comicità tentata da Fabio Fazio sarebbe troppo politicamente corretta: “Tarallucci, e infatti oggi Fabio Fazio ospita Marzullo, in siparietti divisivi come il brodino della nonna”. Il conduttore ha da ridire quindi, anche sulle ospitate che Fazio sceglie nel programma da lui condotto su Rai 3 Che tempo che fa, e si definisce “ammirato dal fiuto rabdomantico con cui, su undicimila giornalisti italiani, Fabio Fazio riesce ogni volta a scovare nel mazzo quelli così educati da non contestargli mai le belinate”. Una critica molto severa, al punto da domandarci cosa accadrebbe se Fazio decidesse di ospitare lo stesso Luttazzi.
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Daniele Luttazzi ha sempre attaccato Fabio Fazio, anche riguardo gli inizi della sua trasmissione. Ha ricordato, infatti, che lo show in onda su Rai 3 era molto simile a un altro spettacolo, ovvero proprio il suo, che però, “stranamente”, venne eliminato da Berlusconi. Secondo Luttazzi il suo programma fu eliminato perchè aveva il coraggio di attaccare anche la politica mentre Fazio farebbe “sviolinate” al potere tanto da avere “favoristismi”. Riferendosi alle parole del conduttore sotto mira “quando abbiamo cominciato, eravamo l’unico talk show” risponde: “No, ce n’era un altro identico, il mio, ma proprio l’anno prima era stato fatto fuori dall’editto bulgaro, mentre il suo è in Rai da 18 anni ininterrotti (certa gente ha proprio tutte le fortune)”. Secondo Luttazzi la Rai rinnoverebbe sempre l’appalto a Officina srl alle condizioni di Fazio.
Sotto l’occhio del mirino anche il suo compenso molto più elevato di quello dei suoi colleghi vip e, in merito, si sofferma. “Con 2 milioni di ascoltatori, incassa 1 euro a spettatore quando il compenso di altri big va da 20 a 30 centesimi a spettatore. Quanto al costare meno, la domenica, per coprire le tre fasce dalla prima serata a mezzanotte, Rai1 spende tre volte tanto perché si tratta di fiction: non solo fanno ascolti maggiori di Fabio Fazio (La vita promessa 2 a febbraio faceva 4 milioni e mezzo di spettatori, 19,5% di share), ma possono essere vendute all’estero più volte, a differenza del talk-show di Fabio Fazio (…)Quanto al cambiare in corsa le regole, non è vergognoso farlo, dopo una pandemia che ha cambiato in peggio tutti i dati economici, compresi gli investimenti pubblicitari, imponendo una nuova austerità“.
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Su questo argomento è intervenuto, tramite i canali social, anche il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, che ha dato ragione a Daniele Luttazzi: “Ci voleva il coraggio di Daniele Luttazzi per dire la verità sul mega contratto di Fazio. La presunta convenienza economica di “Che tempo che fa” è una bufala smentita da esperti come il prof. Siliato, dalla realtà dei fatti e oggi anche dai semplici calcoli del comico epurato dalla Rai dall’editto bulgaro di Berlusconi». E poi, Anzaldi ha esortato il presidente della Camera Roberto Fico e il Movimento 5 stelle ad “ascoltare almeno una persona che hanno sempre detto di stimare come Luttazzi”.
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