Bonus Spese Mediche per docenti che nessuno conosce: Valido anche per familiari a carico. Ecco come fare
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito che per i dipendenti pubblici tra cui i docenti, è possibile usufruire di un Bonus spese sanitarie, che è in effetti una detrazione per spese sanitarie. E’ necessario però indicare le spese nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono state sostenute e documentarle adeguatamente.
Inoltre, i giustificativi ( ricevute o scontrini) delle spese devono essere conservati per tutto il tempo in cui l’Agenzia delle Entrate può effettuare un accertamento.
Bisogna conservare la documentazione dal 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.
Detrazioni di spese sanitarie per i familiari a carico
Le detrazioni possono essere fruite solo se le spese restano effettivamente a carico di chi le ha sostenute e nel limite dell’imposta lorda annua.
E’ possibile detrarre anche le spese sanitarie sostenute per i familiari a carico. Un familiare è considerato fiscalmente a carico se possiede un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.
Spese sanitarie e detrazione Irpef del 19%
È possibile portare in detrazione dall’Irpef il 19% delle spese sanitarie per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro. In sostanza, la detrazione spettante è pari al 19% della differenza tra il totale della somma spesa e la franchigia di 129,11 euro.
Alcune spese sostenute per le persone con disabilità sono invece ammesse integralmente alla detrazione del 19%, senza applicare la franchigia di 129,11 euro (per esempio, le somme pagate per il trasporto in ambulanza del disabile, per l’acquisto di arti artificiali per la deambulazione, eccetera).
Per spese mediche si intende tutto ciò che concerne le spese sanitarie, dai ricoveri, alle analisi, ai farmaci. Ecco il documento con l’elenco di tutte le spese che si possono portare in detrazione