Bonus docenti, Miur cambia idea: Ecco le nuove regole su quando si può spendere e quando si perde
“Nel caso io non utilizzi il bonus per l’anno scolastico 2018/19 o lo spenda solo in modo parziale, potrò cumularlo con il bonus dell’anno scolastico 2019/2020 o le somme andranno perse?”
Per gli insegnanti neotitolari di cattedra che usufruiscono per la prima volta del bonus docenti, uno dei dubbi più ricorrenti è proprio quello della possibilità di accumulare parte dell’importo residuo eventualmente non speso e accumularlo insieme alla cifra caricata sulla carta docenti per l’anno scolastico seguente. Ad aumentare la confusione sull’argomento è stato probabilmente anche il cambio di interpretazione su questo punto. Facciamo chiarezza.
Il decreto DPCM 28 novembre 2016 infatti prevedeva che le somme andassero spese entro l’anno successivo a quello di maturazione e che quelle residue andassero perse dal 1° settembre 2018, in concomitanza con la scadenza della validità del bonus.
Il Miur però ha poi cambiato orientamento rispetto a queste previsioni originarie prolungando la scadenza del contributo e scongiurando la possibilità di perdita delle somme non spese prevedendo la possibilità di accreditare somme residue negli anni scolastici 2016-2017 e 2017-2018 per l’a.s. 2018-2019 in modo da compensare il notevole ritardo con cui il bonus docenti era stato accreditato.
Terminato il periodo di transazione si è tornati alla normalità e alla regolare scadenza delle somma del bonus docenti. Questo significa che tutte le somme accreditate a titolo di bonus docenti 2018/2019 andranno utilizzate entro il termine ultimo fissato ad agosto 2020 (perché la scadenza è fissata a due anni).