Bonus docenti 500 euro Novità: Riconfermato con incognita, ecco entro quando spenderlo per non perderlo
Carta del docente: precisazioni di Libero Tassella
1) Riservato solo al personale di ruolo. Da non confondere con il bonus merito che da quest’ anno è attribuibile anche ai supplenti.
2) Sarà previsto anche per il prossiomo anno scolastico 2019/20.
3) Le somme relative al corrente anno scolastico 2018/19 non spese potranno essere utilizzate entro e non oltre il 31/8/ 2020.
4) Le somme relative allo scorso anno scolastico 2017/18 devono essere spese entro e non oltre il 31/8/ 2019, se non spese saranno perdute.
5) Si possono cumulare le somme di cui ai punti 3 e 4 e spenderle entro il 31.8.2019.
Bonus quindi riconfermato ma con l’incognita
L’importo della carta del docente sarà riconfermata anche per il prossimo anno sempre che non ci siano nuove assunzioni a tempo indeterminato non previste. In merito a questo capitolo di spesa è stato precisato che “La riduzione della spesa appare sostenibile, senza variazione dell’importo nominale della Carta, in considerazione del fatto i posti in organico di diritto non sono totalmente coperti dal personale di ruolo in servizio.
Un eventuale aumento non previsto del personale docente di ruolo in servizio rispetto a quanto stimato, potrebbe comportare una riduzione dell’importo effettivo della carta da individuare con successivo provvedimento“.
Ricordiamo che il bonus di 500 euro per la formazione e l’aggiornamento del personale docente di ruolo è stato introdotto dalla legge n. 107/2015. Con il DPCM del del 28 novembre 2016 si è disciplinato l’utilizzo del cosiddetto borsellino elettronico, ossia la carta docente 500 euro.
Le somme del 2018/19 non spese entro il termine dell’anno scolastico (31/08/19) saranno disponibili per il prossimo anno scolastico e potranno essere spese entro il 31/008/2020. A questi si sommeranno i 500 euro dell’a.s. 2019/20.
Carta docente 500 euro: cosa acquistare
Con il bonus è possibile acquistare:
- libri;
- hardware e software;
- biglietti per eventi culturali, cinema, teatro o concerti;
- strumenti musicali (solo per insegnanti di musica);
- corsi di lingua o di formazione ma solo se organizzati da enti accreditati o qualificati per la scuola.