Bimbo precipitato dalle scale, la confessione della maestra: “Colpa” della bidella. Cosa è accaduto
Si aggravano le condizioni del piccolo di 5 anni che venerdì scorso è precipitato nel vano scala della scuola elementare Pirelli in via Goffredo da Bussero, zona Bicocca. Il piccolo secondo quanto trapelato sta lottando tra la vita e la morte. Al momento si trova in sala rianimazione dell’ospedale Niguarda. I medici e tutto lo staff lo tengono in stretta osservazione. I genitori del piccolo lo stanno tenendo sempre vicino a loro. Sia la mamma che il papà non mancando di andarlo a trovare e prestargli le proprie amorevoli cure.
Le dinamiche
Si indaga su come possa essere accaduto. Non si escludono varie piste. Forse, a scatenare l’incidente, un gioco finito male. Anzi, tragicamente. Una sedia a rotelle che potrebbe essere stata usata per arrampicarsi sulle scale. Gli investigatori stanno ricostruendo l’accaduto anche con la testimonianza di chi era presente. Sarà il dipartimento della Procura che si occupa di salute e sicurezza sul lavoro, guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano, a effettuare le prime iscrizioni nel registro degli indagati, anche a garanzia del diritto di difesa per gli accertamenti.
Una versione è stata comunque riportata dal Corriere della Sera
La maestra che ha offerta la propria testimonianza, ha raccontato di aver sentito il trambusto e le urla. ‘Mi sono avvicinata al ballatoio e alle scale. E lì, attaccata alla ringhiera di protezione, ho visto una sedia – ha dichiarato l’insegnante – Una sedia con le rotelle, la sedia che di solito si trova nella postazione della bidella al piano’.
Una testimonianza in grado di spiegare come sia stato possibile che un bambino di altezze modeste potesse scavalcare la ringhiera. Il bimbo, dunque, si sarebbe arrampicato per sporgersi dalla ringhiera finendo per perdere l’equilibrio e precipitare da un’altezza di 13 metri.
Il giallo
Nella classe del piccolo, il giorno dell’accaduto, c’erano l’insegnante di inglese e quella di sostegno. Il piccolo avrebbe più volte chiesto di andare in bagno. Una delle due insegnanti avrebbe più volte negato al bimbo la possibilità fino a poi cedere. Una volta accompagnato all’esterno, la maestra avrebbe lasciato la giovanissima vittima ad un altro addetto del personale ATA. Secondo quanto riporta Scuolainforma: “L’insegnante era sicura che in corridoio la bidella avrebbe preso in custodia il bambino. Caso (raro) vuole che altri due bambini necessitino del bagno, per cui la bidella accompagna tutti e tre. Al primo ad uscire viene detto: ‘Torna subito in classe’. Il bimbo, però, trova la sedia della bidella: si parla di breve lasso temporale in cui il bambino sarebbe rimasto senza protezione. Una sedia che, avendo le rotelle, non fa rumore trascinandola e che, tragicamente, non ha potuto allarmare la bidella.