La recente tragedia di Torano Nuovo (Teramo), dove una bambina di sei mesi è morta improvvisamente in un asilo nido, ha riportato all’attenzione pubblica il tema doloroso e complesso della Sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS – Sudden Infant Death Syndrome), nota anche come “morte in culla”. Una condizione rara, ma temuta da tutti i genitori, perché avviene senza preavviso e colpisce neonati apparentemente sani. Vediamo quindi come riconoscere i fattori di rischio, quali sono le strategie di prevenzione e come aiutare genitori e operatori a proteggere la vita dei più piccoli.
COS’È LA SIDS?
La SIDS è la morte improvvisa e inspiegabile di un neonato di età compresa tra 1 mese e 1 anno, che avviene solitamente durante il sonno. Nonostante anni di ricerche, non esiste ancora una causa unica identificabile, ma piuttosto una combinazione di fattori biologici e ambientali che, insieme, aumentano il rischio.
FATTORI DI RISCHIO
Secondo l’American Academy of Pediatrics (AAP) e altri enti di salute pubblica, i principali fattori di rischio per SIDS sono:
- Età: più frequente tra il secondo e il quarto mese di vita.
- Posizione del sonno: dormire a pancia in giù aumenta significativamente il rischio.
- Ambiente di sonno non sicuro: coperte, cuscini, peluche, materassi troppo morbidi o co-sleeping con adulti.
- Fumo passivo: se la madre fuma in gravidanza o se il neonato è esposto al fumo.
- Prematurità e basso peso alla nascita.
- Temperatura troppo alta durante il sonno.
- Mancata allattamento al seno, che è considerato un fattore protettivo.
- Storia familiare di SIDS o condizioni neurologiche.
- Assenza di monitoraggio in ambienti non domestici (come nidi o case-famiglia).
COME PREVENIRE LA SIDS
POSIZIONE DEL SONNO
Mettere il bambino sempre sulla schiena per dormire, anche per i sonnellini diurni. È la misura più efficace per prevenire la SIDS.
AMBIENTE SICURO
- Far dormire il bambino in una culla senza cuscini, paracolpi, peluche o coperte pesanti.
- Il materasso deve essere rigido e ben aderente ai bordi della culla.
- Usare sacchi nanna invece di coperte.
CONDIVISIONE DELLA STANZA MA NON DEL LETTO
La AAP raccomanda che il neonato dorma nella stessa stanza dei genitori ma in un lettino separato, almeno fino ai 6 mesi.
ALLATTAMENTO AL SENO
L’allattamento, anche solo parziale, riduce significativamente il rischio di SIDS, grazie al rafforzamento del sistema immunitario e a una migliore regolazione del sonno.
NO AL FUMO E A SOSTANZE DURANTE LA GRAVIDANZA
Le mamme dovrebbero evitare completamente il fumo, l’alcol e le droghe durante la gravidanza e dopo il parto.
TEMPERATURA ADEGUATA
- Evitare di coprire eccessivamente il bambino.
- La stanza dovrebbe avere una temperatura tra i 18 e i 20 gradi.
- Attenzione ai segni di surriscaldamento: sudore sulla nuca, guance arrossate, respiro accelerato.
USO DEL CIUCCIO
Dare il ciuccio al momento del sonno può ridurre il rischio di SIDS. Se il bambino lo rifiuta, non forzarlo. Non rimetterlo in bocca se cade durante la notte.
MONITORAGGIO NEGLI ASILI
Gli operatori devono:
- Verificare la posizione dei neonati durante il sonno.
- Monitorare i segnali vitali.
- Avere formazione certificata in rianimazione neonatale.
SEGNI PREMONITORI?
Purtroppo, non esistono segni specifici che possano prevedere un episodio di SIDS. Tuttavia, i genitori dovrebbero prestare attenzione a eventuali apnee notturne, colorito bluastro, difficoltà respiratorie, eccessiva sonnolenza, e riferire sempre tutto al pediatra.
STRUMENTI UTILI
- Baby monitor con sensori di movimento e respirazione (pur non essendo infallibili, aiutano i genitori a dormire più sereni).
- App gratuite di monitoraggio del sonno.
- Visite pediatriche regolari per valutare la crescita e lo sviluppo neurologico del neonato.
CONCLUSIONI
La morte improvvisa di un neonato è un evento devastante e, nella maggior parte dei casi, imprevedibile. Ma seguire buone pratiche può ridurre il rischio di SIDS anche dell’80%. È fondamentale formare educatori, operatori, pediatri e famiglie, affinché ogni neonato sia protetto con le migliori conoscenze disponibili. Ogni culla dovrebbe essere un luogo sicuro. Ogni sonno, una coccola che rassicura. La prevenzione passa dall’informazione: non sottovalutiamola mai.