La Polizia Postale svela come non cadere nella truffa degli abbonamenti non richiesti sugli Smartphone. E’ capitato almeno una volta a chiunque naviga in internet, di ritrovarsi degli sms in cui si annunciava un nuovo abbonamento a pagamento. Mai richiesto, né desiderato. A sollevare la questione è stato un caso dei più gravi, che ha raccontato la sua storia chiamando la trasmissione televisiva Uno Mattina. Il caso ha richiamato l’attenzione per l’appunto della Polizia Postale, che è intervenuta con un collegamento durante il programma per chiarire come funzionano queste truffe e dare dei consigli per evitarle.
Ma vediamo il caso nello specifico. Si tratta di una signora di Santa Maria Ligure di nome Francesca. La donna ha raccontato durante il suo intervento a Uno Mattina di aver subito dei furti ingenti a causa della truffe degli abbonamenti non richiesti. Le truffe sono andate avanti per due anni. Ogni giorno le arrivavano diversi sms per annunciarle un nuovo abbonamento. I costi erano elevati. Variavano, infatti, tra le 5 e le 7 euro settimanali. La somma di tutti questi pagamenti arrivava anche a 150 euro al mese.
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In un primo momento, la donna era convinta che ad attivare tali abbonamenti fossero i suo figli ancora bambini. Spesso, infatti, lasciamo i nostri Smartphone tra le mani dei più piccoli che navigano su internet a proprio piacimento. Può ovviamente capitare che premano il tasto sbagliato, attivando così un servizio indesiderato. Ma non è questo il caso della signora Francesca, che una sera ha deciso di spegnere totalmente il telefonino per evitare lo utilizzassero i figli. La mattina, appena sveglia, Francesca ha trovato l’ennesimo sms ed è stato in quel momento che ha compreso di trovarsi dinanzi a una vera e propria truffa. Solo dopo essersi rivolta alla Polizia Postale e poi al suo gestore telefonico, la donna è riuscita a sbarazzarsi di tutti quei collegamenti non desiderati.
La Polizia Postale spiega come non perdere soldi
A tale proposito è intervenuto, durante il corso della trasmissione Uno Mattina, Massimo Bruno, della Polizia Postale. Il signor Bruno ha chiarito in primo luogo come avviene la truffa, che si avvale quasi sempre della navigazione internet. In particolar modo, di quegli articoli che stimolano la curiosità del lettore e comportano lo sfoglio di varie pagine. Immaginiamo di aprire un articolo che ci mostra i 10 luoghi più economici da visitare a capodanno. Per ogni pagina, un nuovo posto, con tanto di immagini e descrizione. Succede spesso, a metà percorso, che al posto della immagine esca una scritta molto piccola e difficile da vedere, in particolare dagli smartphone. Tale scritta avvisa che procedendo con l’articolo si acquista l’abbonamento. Spesso scorriamo le pagine con scarsa attenzione e incorriamo in questa truffa.
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L’esperto della Polizia postale continua dicendo che nella maggior parte dei casi gli sms riguardanti gli abbonamenti non richiesti arrivano di notte. Questo accade perché, l’unico modo per contrastare la truffa è quello di chiamare immediatamente il proprio gestore telefonico, l’unico che può gestire tutti gli abbonamenti dello smartphone in questione, attivandoli o disattivandoli. Inviando l’ sms di notte, si ritarda questo pronto intervento. L’unico modo, quindi, per contrastare la truffa degli abbonamenti non richiesti, è quello di prestare maggiore attenzione mentre si naviga in internet e, soprattutto, quello di chiamare immediatamente il gestore telefonico nel caso di sms sospetti per far eliminare subito il servizio
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