Morte di Andrea Prospero: indagini su carte di credito, telefoni e la presenza di un uomo misterioso. Le indagini sulla morte di Andrea Prospero , il 19enne studente dell’Università di Perugia ritrovato senza vita il 29 gennaio in un Bed & Breakfast , stanno assumendo contorni sempre più complessi. La causa ufficiale del decesso, come stabilito dall’autopsia, è stata un’intossicazione da farmaci , ma diversi elementi inspiegabili stanno alimentando dubbi e ipotesi alternative, inclusa quella di un omicidio. Tra gli aspetti più inquietanti su cui gli inquirenti si stanno concentrando emergono tre telefoni cellulari , più carte di credito intestate a terzi e la possibile presenza di un uomo nella stessa stanza .
La svolta: una carta di credito e un uomo da interrogare
Uno degli sviluppi più rilevanti è il ritrovamento di una carta di credito nel bagno della stanza . Questo elemento ha portato all’identificazione di un uomo, residente in Umbria e incensurato , che nei prossimi giorni verrà ascoltato dalla polizia per chiarire il suo eventuale ruolo nella vicenda. Chi è quest’uomo? Che rapporto aveva con Andrea? Le risposte a queste domande potrebbero cambiare drasticamente il corso delle indagini. Nel frattempo, la famiglia del giovane si è riunita per l’ultimo saluto: i funerali si sono tenuti nel Duomo di Lanciano il 4 febbraio , in un clima di dolore e incredulità .
Il mistero dei tre telefoni e delle carte di credito
Attorno al corpo di Andrea Prospero sono stati rinvenuti tre telefoni cellulari , oltre a diverse SIM card, una delle quali appartenenti a una compagnia coinvolta in truffe informatiche. Perché aveva tre telefoni? A cosa servivano le SIM card aggiuntive? Era coinvolto in un giro di truffe informatiche? Come se non bastasse, nel portafoglio della vittima sono state trovate altre carte di credito intestate a persone diverse , tra cui una Postepay utilizzata per ricevere soldi dai genitori. Un’altra carta è stata scoperta nel bagno , facendo sorgere il dubbio che qualcuno l’abbia lasciata di proposito. Gli investigatori stanno cercando di capire se Andrea fosse stato coinvolto, volontariamente o meno, in un sistema illecito legato alle frodi informatiche.
Un giro più grande di lui?
Uno degli scenari più inquietanti è che Andrea potrebbe essere stato coinvolto in un giro di truffe online senza rendersene conto o senza riuscire a uscirne. Il suo talento informatico potrebbe averlo portato in contatto con persone senza scrupoli , fino a ritrovarsi in una situazione ingestibile. Qualcuno lo ha minacciato? Si è tolto la vita perché sentiva di non avere via d’uscita? O è stato ucciso per impedirgli di parlare?
Le due ipotesi principali al vaglio degli investigatori:
Suicidio: Andrea potrebbe aver ingerito volontariamente i farmaci per sfuggire alle conseguenze di una situazione troppo pesante.
Omicidio: Qualcuno potrebbe essere costretto a prendere i farmaci o ucciso per evitare che rivelasse informazioni scomode.
La polizia postale e la squadra mobile di Perugia stanno analizzando i dispositivi elettronici , i movimenti bancari e le ultime comunicazioni del giovane per ricostruire le ultime ore della sua vita.
Conclusioni: un caso ancora aperto
La morte di Andrea Prospero resta avvolta nel mistero. Troppi elementi non tornano , troppi dettagli sono ancora da chiarire . La speranza della famiglia e degli inquirenti è che venga fatta chiarezza, per dare ad Andrea la giustizia che merita.