Dopo sette anni di attesa , è arrivata la sentenza definitiva su un caso di infortunio scolastico che ha coinvolto un bambino della quinta classe della scuola primaria in un istituto comprensivo della provincia di Pistoia. L’episodio risale a marzo 2017 , quando il bambino, mentre entrava in aula, è stato spinto violentemente da un compagno , riportando gravi lesioni alla bocca . La vicenda, inizialmente trattata come un incidente, si è trasformata in un caso giudiziario che ha portato alla condanna dell’istituto scolastico . Il Tribunale di Firenze ha stabilito che la scuola dovrà risarcire la famiglia della vittima con oltre 17.000 euro , riconoscendo la responsabilità degli insegnanti nella mancata sorveglianza degli alunni, anche al di fuori dell’orario di lezione.
La difesa della scuola respinta dal giudice
Nel corso del processo, la scuola ha cercato di difendersi, sostenendo che la spinta fosse stata troppo rapida e imprevedibile per poter essere evitata. Tuttavia, il giudice ha respinto questa argomentazione , sottolineando che al momento dell’incidente le aule erano scoperte perché gli insegnanti stavano cambiando classe . Un altro aspetto cruciale evidenziato nella sentenza è che il bambino spinto non apparteneva a quella sezione . La sua presenza nell’aula di un’altra classe sarebbe dovuta essere annotata e gestita dagli insegnanti, evitando l’incidente. Questo elemento ha reso evidente, secondo il giudice, la mancata vigilanza del personale scolastico .
L’obbligo di vigilanza continua: il ruolo della scuola nella sicurezza degli alunni
Il Tribunale di Firenze ha ribadito con fermezza che la scuola ha il dovere di garantire una vigilanza costante e attenta sugli alunni, soprattutto nella scuola primaria , dove i bambini necessitano di supervisione continua .
La responsabilità della scuola si estende oltre l’orario di lezione , coprendo anche momenti come:
- Ingresso e uscita dall’aula
- Ricreazione e intervalli
- Momenti di svago negli spazi scolastici
Secondo quanto riportato nella sentenza: “Se gli insegnanti fossero stati effettivamente presenti in classe e avrebbero assolto al proprio dovere di controllo e vigilanza, si sarebbero resi conto che il danneggiato non era neppure un alunno della classe, bensì di un’altra sezione.”
Il giudice ha inoltre sottolineato che l’evento non può essere considerato imprevedibile , in quanto si è trattato di una spinta volontaria da parte di un altro alunno . La scuola, pertanto, non ha adottato misure adeguate per prevenire l’incidente , risultando colpevole di negligenza nella vigilanza .
Un precedente giuridico per la tutela degli alunni
Questa sentenza rappresenta un importante precedente legale per tutti i casi in cui la mancanza di sorveglianza scolastica causa incidenti agli alunni. La decisione del Tribunale di Firenze pone l’accento su un principio chiave: gli insegnanti e il personale scolastico sono responsabili della sicurezza degli studenti non solo durante le lezioni, ma in ogni momento della giornata scolastica. Con questo risarcimento di oltre 17.000 euro , la giustizia ha riconosciuto i diritti della famiglia della vittima , stabilendo un monitor per le istituzioni scolastiche: la sicurezza e la tutela dei bambini devono essere sempre garantite