Un rivista tedesca di recente ha messo a confronto ventidue marche di caffè espresso, sia bio che “normali”. La cosa ci interessa perché alcune di queste sono vendute anche in Italia La Prova Tedesca mirava, in particolare, a verificare l’eventuale presenza nel caffè della acrilammide, una sostanza potenzialmente nociva che si sviluppa quando si portano ad alte temperature alimenti che contengono amidi, come patate, cereali, pane, pizza.
I risultati dei test non sono stati entusiasmanti. Dei 22 caffè sottoposti a verifica solo cinque sono stati valutati come “molto buoni” o “buoni” e va notato che in tutti e cinque i casi si trattava di quelli biologici. Quattro marche sono state invece irrimediabilmente “bocciate”, mentre tutti gli altri si sono attestati su punteggi senza infamia e senza lode. Il motivo di giudizi così severi è nel fatto che in tutte le marche testate sono state trovate tracce di acrilammide, una sostanza potenzialmente genotossica e neurotossica che si produce durante la tostatura. Era contenuta in tutti i caffè, anche se nella maggior parte dei casi in minuscole quantità.
Caffè espresso: acrilammide nei chicchi? Ecco in quali marche
C’è però da dire che in otto dei marchi analizzati i livelli erano superiori alla metà del valore massimo consentito, stabilito dalla Ue nelle sue linee guida in materia. I livelli più alti sono stati segnati dal Segafredo Zanetti Intermezzo. Sostanzialmente bocciato anche il caffè Lavazza: causa presenza elevata di acrilammide e la poca trasparenza riguardo alle modalità di produzione. La rivista tedesca riferisce infatti che la Lavazza non ha voluto fornire risposte su dove e come si approvvigiona della sua materia prima,
Il gusto
Quanto al gusto, quasi tutti i caffè hanno ottenuto un punteggio di “buono” o “molto buono”. a non superare la prova organolettica è stato solo lo Starbucks Espresso Dark Roast: essendo americano, non è che la cosa ci meravigli più di tanto. Sul piano della trasparenza della catena produttiva, la promozione è andata solo a due bio, Gepa Organic Espresso e Rapunzel Gusto. Entrambi i produttori hanno infatti rivelato la loro intera chain supply e hanno anche dimostrato di avere sempre pagato il prezzo minimo stabilito dalle regole del commercio equo e solidale.
Acrilammide nel caffè: Promossi e bocciati
Secondo Öko-Test i migliori sono risultati essere: Gepa Bio espresso (“molto buono”);Café Intención ecológico Espresso, Fairtrade; Dennree Kräftig-aromatischer Espresso; Mount Hagen Espresso, Fairtrade; Rapunzel Gusto Espresso. Quanto ai peggiori, sempre secondo la rivista tedesca questi sono:Käfer Caffè Espresso Forte; Lavazza Espresso Cremoso; Mövenpick Espresso; Segafredo Zanetti Intermezzo.
C’è peraltro da sottolineare che secondo le conclusioni Di Uno Studio pubblicato su ScienceDirect, “quando la si compara con quella di altre bevande a base di caffè, la concentrazione di acrilammide nell’espresso è più alta. Tuttavia, a causa del volume più contenuto per ciascuna tazzina, può contribuire di meno alla ingestione di acrilammide”.
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