Dal bonus casa al bonus tv, l’elenco degli incentivi fiscali non sembra concludersi portando una sorpresa per le festività natalizie a pensionati e famiglie: è in arrivo il bonus Natale 2021. Un’agevolazione da 154,94 euro, attesa nel mese di dicembre da tutti i percettori di pensioni minime. Ma non solo, perché è previsto un ulteriore bonus natalizio fino a 1400 euro per le famiglie in difficoltà a causa della pandemia. Facciamo chiarezza sulle differenze tra i due bonus per capire meglio che cosa sono, come funzionano, a chi spettano e come richiederli. Quando si parla di bonus Natale 2021 è il caso di fare una distinzione, poiché le agevolazioni proposte dal governo, previste per il mese di dicembre, sono due. Una riguarda i pensionati, l’altra le famiglie. Vediamo i due incentivi natalizi nel dettaglio.
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Che cos’è il bonus Natale pensioni
È di 154,94 euro il bonus che i pensionati riceveranno con la mensilità di dicembre. L’extra, che si aggiunge all’importo mensile della pensione, è stato introdotto con la Finanziaria del 2001 (articolo 70, Legge 23 dicembre 2000, n. 388) e rinsaldato, con un piccolo aumento, dalla Legge di Bilancio 2021. Il bonus, però, non spetta a tutti, ma solamente a chi ha diritto alla pensione e quindi ne è detentore. Inoltre, anche in questo caso, vi sono delle limitazioni perché non basta soltanto possedere la pensione: per godere del bonus è necessario che non si superi un determinato ISEE. È possibile ritirare il bonus alle Poste dalla fine di novembre, o attendere l’arrivo del bollettino di dicembre, dove sarà accreditato automaticamente sul conto corrente.
A chi spetta
Il beneficio del governo spetta a chi gode di una pensione annuale inferiore ai 6.695,91 euro. In realtà, che sia ricevente di una o più pensioni è indifferente, purché l’importo annuale non superi il trattamento minimo. In sintesi, se il proprio reddito non supera i 10.043,87 euro (in riferimento all’anno 2020) si riceve il bonus Natale. Quando si procede al calcolo per ricevere l’incentivo è considerato anche il reddito coniugale che, sommato al limite del reddito personale, non deve superare la cifra di 20.087,73 euro (quindi il tetto massimo resta di 10.043,87 per ciascun coniuge o congiunto civile).
Con riferimento all’annualità 2020, in base all’importo complessivo delle pensioni, si possono verificare le seguenti situazioni:
- importo minore o uguale a 6.695,91 euro (trattamento minimo anno 2020): il pensionato ha diritto al bonus intero, purché sia rispettato il tetto massimo reddituale dell’anno non solo personale ma anche del coniuge o congiunto civile;
- importo compreso tra 6.695,91 e 6.850,85 euro: il pensionato riceverà la differenza tra 6.850,85 euro e l’importo delle pensioni, a condizione che siano soddisfatte le condizioni di reddito proprie e del congiunto;
- importo maggiore di 6.850,85 euro (trattamento minimo + importo aggiuntivo): il pensionato non può ricevere il bonus.
A chi non spetta
Come già indicato, l’extra natalizio spetta a chiunque detenga una o più pensioni INPS con un reddito annuale che non oltrepassi una certa soglia. Ma esistono delle eccezioni, poiché in alcuni casi, nonostante siano rispettati i prerequisiti sopra indicati, i pensionati non hanno diritto al bonus. Sono escluse, infatti, le seguenti categorie:
- pensioni di dipendenti di enti creditizi;
- trattamenti assistenziali, come pensioni e assegni sociali o prestazioni agli invalidi;
- pensioni di dirigenti aziendali;
- trattamenti non aventi natura pensionistica.
Bonus Natalizio Pensioni, Come richiederlo
Se si parla del bonus natalizio pensioni non c’è bisogno di fare alcuna richiesta, poiché viene assegnato d’ufficio dall’INPS con la mensilità di dicembre. Naturalmente sarà concesso solamente se sono rispettati i criteri sopra indicati. Se, però, il pensionato che ha diritto al bonus non riuscisse a ricevere il beneficio, potrà compilare un modulo dedicato, ovvero la “domanda di ricostituzione della pensione”. Sarà, dunque, necessario accedere al sito dell’INPS e procedere al servizio online.
Come accedere ai servizi online INPS
Ricordiamo che per accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione, dal 1° ottobre 2021 l’accesso non è più consentito tramite PIN (ad eccezione dei cittadini residenti all’estero non in possesso di un documento di riconoscimento italiano (Circolare INPS n. 127 del 12-08-2021) ma solamente attraverso i seguenti metodi:
- SPID (identità digitale);
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- CIE (Carta d’Identità Elettronica).
Quando arriva il bonus?
Entro i primi di dicembre, l’avente diritto al bonus potrà godere dell’agevolazione economica, che sarà aggiunta alla pensione al momento del rilascio. Già dal 25 novembre 2021, infatti, si potranno rilevare i 154,94 euro sui pagamenti delle pensioni presso Poste Italiane. Nel caso in cui la pensione venga accreditata direttamente sul conto corrente, i beneficiari riusciranno a vedere l’accredito dal 1° dicembre 2021. Per chi decidesse di ritirare la pensione di persona recandosi alle Poste, dovrà rispettare il seguente ordine alfabetico:
- 25 novembre i pensionati che hanno un cognome che inizia con A fino a B;
- 26 novembre i pensionati che hanno un cognome che inizia con C fino a D;
- 27 novembre i pensionati che hanno un cognome che inizia con E fino a K;
- 29 novembre i pensionati che hanno un cognome che inizia con L fino a O;
- 30 novembre i pensionati che hanno un cognome che inizia con P fino a R;
- 1° dicembre i pensionati con un cognome che va dalla S alla Z.
Che cos’è il bonus Natale per famiglie
La storia cambia con il bonus Natale per famiglie, poiché non si tratta di un assegno o di un incentivo in denaro ma di un buono per la spesa o l’acquisto di beni di prima necessità, come prodotti per l’igiene personale o per la casa. Può sembrare quasi un regalo natalizio, e forse in fondo lo è, ma bisogna specificare che questo aiuto è stato messo in atto per aiutare le famiglie in difficoltà economica a causa dell’emergenza Covid-19. L’agevolazione, già prevista dal Decreto Ristori e finanziata nuovamente dal governo per essere inserita nel Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73 (il cosiddetto decreto Sostegni Bis), è stata elaborata per accompagnare i ristori e alleggerire il peso delle chiusure commerciali durante la pandemia.
Per accedere all’agevolazione è necessario che il richiedente rispetti determinati parametri, quali ad esempio un tetto ISEE, il numero dei componenti di un nucleo familiare, ecc. Inoltre, non si tratta di un voucher spendibile come nel caso del bonus terme, ma di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di beni di prima necessità e generi alimentari. I buoni, spendibili nei negozi che aderiscono all’iniziativa, hanno un importo variabile e sono erogati dai Comuni, i quali ne stabiliscono anche i criteri per il rilascio.
Come funziona
Il bonus Natale per famiglie è finanziato dallo Stato, che ha stanziato 500 milioni di euro, fino alla fine dell’anno, per offrire sostegno alle famiglie colpite dall’emergenza Covid-19. Il fondo è ripartito tra i vari comuni secondo criteri di densità di popolazione e valore del reddito pro capite di ogni Comune. In sintesi, lo stanziamento dei fondi statali è ripartito per il:
50% (250 milioni di euro) in proporzione alla popolazione residente in ciascun Comune;
50% (250 milioni di euro) in base alla differenza del valore del reddito pro capite di ogni Comune rispetto al valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione.
Come riportato nell’art. 53 del dl n. 73 del 25 maggio 2021″I valori reddituali comunali sono quelli relativi all’anno d’imposta 2018, pubblicati dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’economia e delle finanze” a questo indirizzo. Sono, quindi, le realtà comunali ad occuparsi direttamente della gestione dei fondi. Motivo per cui saranno i relativi Comuni a pubblicare sul proprio sito il bando con le informazioni inerenti principalmente a:
- requisiti di accesso al bonus;
- importi previsti sulla base dei componenti del nucleo familiare;
- termini di scadenza;
- documentazione richiesta per presentare domanda.
È opportuno monitorare i portali dei propri Comuni di residenza per essere sempre aggiornati su eventuali comunicazioni in merito.
A chi spetta
Per accedere al bonus non vi sono vincoli in base al numero di componenti del nucleo familiare. L’agevolazione, infatti, può spettare sia a nuclei familiari composti da una sola persona, che a famiglie composte da più persone o con figli.
A chi non spetta
Tra i criteri di selezione, coloro che non ricevono nessun tipo di sostegno pubblico hanno la priorità. Sono, invece, esclusi dal beneficio natalizio coloro che percepiscono ulteriori forme di sostegno pubblico, come i percettori di:
- Reddito di Cittadinanza;
- Reddito di Inclusione;
- NASPI;
- Indennità di Mobilità;
- Cassa Integrazione Guadagni.
Come richiedere il bonus
Per richiedere il bonus bisogna far riferimento alle modalità indicate dai vari Comuni. Dal momento che l’agevolazione è gestita dai Comuni, la presentazione della domanda segue modalità indicate nei bandi indetti dalle singole amministrazioni. La residenza e l’ISEE sono prerequisiti per stabilire chi può ricevere il bonus. Si presume, quindi, che nella presentazione della domanda siano indispensabili documenti che dimostrino la residenza nel Comune in cui si fa richiesta; così come anche l’ISEE del nucleo familiare per attestare la situazione patrimoniale ed economica in cui verte.
Quali sono le scadenze
Le scadenze per presentare domanda per il bonus sono gestite autonomamente dai singoli Comuni, anche se il Decreto stabilisce come limite massimo il 31 dicembre 2021.
Qual è l’importo del bonus Natale per famiglie
Una delle domande più frequenti è l’ammontare dell’importo. L’incentivo natalizio per famiglie non ha un importo fisso, ma varia da Comune a Comune. Si parte da un minimo di circa 100 euro fino ad arrivare ad un massimo di 600-700 euro nel caso di nuclei familiari più grandi. Si sente spesso parlare di bonus natalizio da 1400 euro. Questo perché nel 2021, ogni nucleo familiare ha la possibilità di richiederlo 2 volte, arrivando a raggiungere la cifra massima di 1400 euro. Bisogna, però, ricordare che è un fondo statale ad esaurimento. Quindi gli aventi diritto che presentano per primi la domanda riusciranno a beneficiare dell’incentivo, perché il rischio è di non ricevere il bonus per esaurimento del fondo.
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