Arriva l’assegno unico per i figli, il disegno di legge che ieri è stato approvato dal Senato e oggi diventa quindi realtà facendo un bellissimo regalo di Pasqua a tutti gli italiani. La proposta era già passata infatti alla Camera, con 227 voti a favore e 4 astenuti. Con l’approvazione del Senato, quindi, ottiene il via libera in forma definitiva. Gli aiuti per le famiglie italiane cominceranno a partire da luglio. Per questi sono stati stanziati 20 miliardi di euro. Secondo il ministro delle Pari opportunità, Elena Bonetti, i soldi destinati al fondo potrebbero anche aumentare. Non solo, le famiglie che già ricevono detrazioni fiscali per figli di oltre 21 anni non perderanno nulla.
L’assegno per figlio unico sarà devoluto in forma di credito d’imposta o di denaro per ogni famiglia con figli a partire dal settimo mese di gravidanza fino al diciottesimo anno di età. Per chi invece ha figli disabili è previsto un aumento che varia dal 30 al 50% in più a seconda della disabilità. Una maggiorazione andrà anche alle mamme che hanno meno di 21 anni. Nel caso in cui i figli vanno all’università, o sono registrati come disoccupati, o hanno un lavoro a basso reddito, o svolgono il Servizio civile, l’aiuto potrà essere protratto fino al ventunesimo anno di età.
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Tutte le famiglie italiane che hanno figli entro il 21esimo anno, per avere delle agevolazioni, dovranno richiedere l’assegno per figlio unico. Questa agevolazione è andata infatti a sostituire tutte quelle preesistenti, come le detrazioni IRPEF, il bonus bebè o il bonus mamma domani (quello da 800 euro riconosciuto alla nascita di ogni figlio) e anche quello per il terzo figlio. Tra i 20 miliardi stanziati, infatti, ci sono anche tutti i soldi destinati a queste forme di sostegno, che sarà rivolto a tutte le famiglia italiane, a prescindere dal reddito e dalla dichiarazione Isee.
A cambiare sarà soltanto l’importo dell’assegno per figlio unico. Per ricevere l’agevolazione, basterà essere contribuenti, quindi pagare le tasse. Destinatari dell’assegno saranno sia i lavoratori dipendenti, sia gli autonomi, sia i disoccupati. Fino ad ora invece gli assegni familiari toccavano solo a lavoratori dipendenti e pensionati. Per ottenere l’assegno unico universale basterà quindi avere la cittadinanza italiana oppure essere cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno, oltre che risiedere nel nostro Paese e pagare le tasse qui. Ovviamente bisogna farne richiesta. Per ricevere altri notizie continuate a seguirci Sulla nostra pagina Facebook e anche su INSTAGRAM
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