Essere genitori oggi, in un contesto economico sempre più complesso, è una sfida che molte famiglie italiane affrontano quotidianamente. Lo Stato, per andare incontro a queste esigenze, ha messo in campo strumenti concreti di sostegno, come il Bonus Papà e il Bonus Nascite, pensati per alleggerire il peso economico legato all’arrivo di un figlio e incentivare una maggiore equità nella gestione familiare.
Bonus Papà: più tempo con i figli, meno pressioni economiche
Introdotto per promuovere la partecipazione attiva dei padri nella cura dei figli, il Bonus Papà consente di ricevere fino a 3.362 euro all’anno, a seconda del reddito e del periodo di congedo richiesto. È rivolto a lavoratori dipendenti e autonomi che scelgono di usufruire del congedo parentale, incentivando così una reale condivisione dei compiti genitoriali.
Per accedere al bonus è necessario presentare domanda tramite il portale INPS, allegando le informazioni richieste e un ISEE aggiornato. Il contributo può essere erogato mensilmente o in un’unica soluzione annuale, secondo le preferenze del beneficiario. La misura è disponibile fino al compimento del terzo anno di vita del bambino.
Bonus Nascite 2025: un aiuto concreto per le famiglie
Il Bonus Nascite 2025, che prende il posto del precedente Bonus Bebè, è destinato alle famiglie che accolgono un neonato, un bambino in affido o adottato nel corso dell’anno. L’obiettivo è supportare i genitori durante i primi anni, in un momento particolarmente delicato e ricco di spese.
La misura è retroattiva: possono farne richiesta anche le famiglie con figli nati nel 2023 o nel 2024, a patto che non abbiano già beneficiato del contributo. Anche in questo caso la domanda si presenta online sul sito INPS, con l’indicazione dell’ISEE valido, che determinerà l’importo spettante.
Importi e fasce ISEE
L’entità del bonus cambia a seconda della fascia ISEE del nucleo familiare. Le famiglie con redditi più bassi possono ricevere fino a 1.500 euro al mese, mentre quelle con redditi più alti accederanno a importi minori. La durata del sussidio varia da 12 a 36 mesi, secondo le condizioni economiche e la composizione del nucleo.
Come fare domanda
Per entrambe le misure, la richiesta deve essere effettuata online sul sito dell’INPS, previa registrazione con SPID, CIE o CNS. È necessario avere un ISEE aggiornato e compilare con attenzione tutti i moduli richiesti. Errori o omissioni possono causare ritardi nell’erogazione del bonus. Questi strumenti si rivelano fondamentali non solo per sostenere economicamente le famiglie, ma anche per promuovere un nuovo equilibrio nei ruoli genitoriali, dove anche i padri sono protagonisti attivi della crescita dei figli. Un passo importante verso una genitorialità più equa e condivisa.