Ylenia Carrisi: Ritrovato un corpo, “Può essere lei”. Risultato choc delle analisi del Dna. Ecco cosa è successo alla ragazza
Ad un mese di distanza dall’anniversario della scomparsa di Ylenia Carrisi, un grande dubbio torna ad alimentare il fatto che questa possa non esserci più. Romina Power non ha mai creduto al fatto che la figlia Ylenia potesse essere morta quel drammatico 31 dicembre del 1993 quando le autorità di New Orleans le hanno comunicato che la donna era scomparsa.
Da allora sono passati 25 anni ma di Ylenia nessuna traccia. Nulla prova che Ylenia possa essere in vita o deceduta da tempo. Nessun indizio, solo segnalazioni di avvistamenti di una persona con le fattezze di Ylenia, la quale scompare poco dopo. Adesso ecco che arriva anche la notizia riguardante il ritrovamento di un cadavere, mentre Albano è sicuro di quello che possa essere successo alla figlia.
Ylenia, il corpo ritrovato
All’inizio delle indagini venne arrestato Alexander Masakela, il fidanzato con il quale Ylenia condivideva la stanza d’albergo a New Orleans. L’uomo non sapeva dove si trovasse la donna, ma con sé ha sempre avuto un unica certezza: lei era ancora viva. Un articolo del SecoloXIX racconta una nuova pagina di cronaca appartenente al caso di Ylenia Carrisi.
Tempo fa, in una stazione della Florida vennero ritrovati i resti di una donna morta nel 1994. Le possibilità che si trattasse della figlia di Albano erano altissime. Ylenia sarebbe stata vista fare l’autostop con uno zaino in spalla, e il cadavere aveva con se uno zaino. La ragazza uccisa inoltre era stata anche vittima di violenza, e probabilmente era morta per omicidio. Tutte ipotesi che comunque conducevano a una fine tragica della ragazza.
La squadra investigativa venne fino in Italia, a Cellino San Marco, per prendere i campioni di DNA della famiglia e poter capire se effettivamente si trattasse di Ylenia. Una notizia rimasta in sordina fino ad ora che i risultati di quelle indagini sono stati svelati. Quella donna morta nel 1994 e trovata in Florida non era Ylenia. Ancora una volta, l’ennesima pista percorsa, si rivela un buco nell’acqua.
Albano: “Mia figlia non c’è più”
Ogni via percorsa sembra un vicolo cieco, Yari Carrisi Power sostiene di non voler seppellire la sorella perché niente prova che sia morta. Romina Carrisi, come il padre crede che non ci sia più, Cristel, invece, la immagina come un angelo che oggi vive tra loro. Tutte facce di una stessa medaglia appartenenti a una famiglia che non si da pace per la scomparsa di Ylenia, mentre Romina Power non si arrendere.
Non si può chiedere a una madre di arrendersi, lo sostiene anche lei a Chi l’ha visto. Le sorti di Ylenia restano dunque un mistero e Albano Carrisi si colpevolizza per non essere riuscito a salvarla, quanto il suo compito di padre era quello di proteggerla. Come puoi salvare chi, forse, non vuole essere salvato? Dopo la dichiarazione di morte presunta emessa dal Tribunale di Brindisi, Albano durante la realizzazione del docufilm È la mia vita con parole strazianti ammette:
“Nel caso di mia figlia il destino ha avuto una parola violenta nei miei confronti. Ho visto esattamente quello che stava succedendo nella sua vita e giuro che ho fatto di tutto per sviare la legge del destino. Ho fatto tutto quello che c’era da fare per bloccare quella scia velenosa di quel destino che stava arrivando. Lì come padre ho perso. Mi è stata data una bella gioia quando è nata e un grande dolore da quando non c’è più“.
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