Strage italiani a Dacca: 7 persone condannate alla pena di morte, Tra i morti anche una donna incinta
Un tribunale antiterrorismo di Dacca, la capitale del Bangladesh, ha condannato sette persone alla pena di morte in relazione all’attacco sferrato il primo luglio 2016 contro il ristorante Holey Artisan Bakery nel quartiere diplomatico di Gulshan nel quale morirono 22 persone, tra cui nove italiani. Lo riferisce il sito ‘Bdnews24’.
Mojibur Rahman è il giudice che ha emesso le sentenze, contro le quali gli imputati possono ricorrere in appello. I sette condannati a morte – Jahangir Hossain alias Rajib Gandhi, Rakibul Hasan Regan, Aslam Hossain alias Rashedul Islam alias Rash, Abdus Sabur Khan alias Soheil Mahfuz, Hadisur Rahman Sagar, Shariful Islam Khaled alias Khalid e Mamunur Rashid Ripon – erano presenti in tribunale al momento della lettura della sentenza. Un altro imputato, Mizanur Rahman alias Boro Mizan, è stato assolto.
Si conoscevano tutti i nove italiani massacrati a Dacca. Quasi ogni sera andavano a cena fuori nei ristoranti alla moda della capitale del Bangladesh. Alcuni, come la torinese Claudia Maria D’Antona, moglie di Gian Galeazzo Boschetti, l’uomo che è riuscito a sfuggire alla furia dei terroristi dell’Isis, vivevano lì da una vita. Altri, come la bergamasca Maria Riboli, facevano su e giù dall’Italia in continuazione. A spingerli in Bangladesh era stata la necessità di un impiego: lavoravano nel settore del tessile.
Molti avevano già prenotato il biglietto aereo per tornare a casa e sognavano una vacanza in famiglia. Adele Puglisi doveva partire alla volta della Sicilia proprio ieri, dopo una cena con l’amica Nadia Benedetti nel ristorante «Holey Artisan Bakery». Il fratello la aspettava a Catania e si era già organizzato per accoglierla. Anche Simona Monti aveva il volo prenotato. Ancora 48 ore e sarebbe rientrata a casa. Lei, originaria di Magliano Sabina, in provincia di Rieti, aveva scoperto da poco di essere incinta e voleva trascorrere i mesi della gravidanza vicino ai suoi cari.
Per tutti l’«Holey Artisan Bakery», conosciuto anche come «Holey», era un angolo di Europa nel cuore di Dacca. Situato nel quartiere diplomatico di Gulshen, il ristorante è specializzato in cucina mediterranea. Qui è possibile mangiare croissant e baguette calde, il pollo alla basca, i ravioli o il gelato italiano. Al suo interno le teste di cuoio hanno trovato i corpi senza vita di venti persone: oltre agli italiani, c’erano sette giapponesi, due bengalesi, una ragazza indiana e un americano.
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