Vannini, a Chi l’ha Visto nuova intercettazione choc in caserma: «Speriamo che muoia la figlia»
Due uomini parlano di un fatto di cronaca e si augurano la morte di una ragazza. La conversazione registrata e mandata in onda a Chi l’ha Visto? sarebbe choc di per sé, ma c’è di più: avviene tra due carabinieri all’interno della caserma di Ladispoli, in provincia di Roma. Si tratta di Izzo e di Amadori, rispettivamente comandante e brigadiere coinvolti nel caso di Marco Vannini.
Nell’audio si sente Izzo, l’uomo sospettato di aver coperto Antonio Ciontoli, raccontare l’accaduto «… è il padre di quel ragazzo che pure sta agli arresti domiciliari… gliel’ha rotta la testa alla figlia?». Amadori replica: «Sì, l’ha spaccata. Però non si sa in che condizioni sta».
Poi Izzo: «Speriamo che muore! La figlia. E lui lo arrestiamo e così abbiamo risolto i nostri problemi». Amadori è d’accorso: «Eh guarda, stiamo parlando la stessa lingua!». E ancora Izzo: «Questa è quella ragazza che praticamente ci sta creando più problemi lei quando si ‘mbriaca e compagnia bella…Sì però… gli dobbiamo da’ ‘na medaglia».
Amadori: «Ma gliene do due io, una qui e una gliela dà il carcere» e ancora Izzo: «Gliela dobbiamo da’ ‘na medaglia… capito? Se gli ha rotto la testa alla figlia». A commentare la registrazione c’è la madre di Marco Vannini, il ragazzo ucciso in casa Ciontoli a Ladispoli:
«Non ho parole, se queste persone ci devono difendere dicendo queste cose… è una cosa brutta e scorretta». Intanto, si aspetta la pronuncia della Cassazione su Antonio Ciontoli, al quale i giudici del secondo grado hanno ridotto la pena. Nel fascicolo potrebbe essere inserita la denuncia per estorsione e furto ai danni di una prostituta. L’omicida di Marco infatti è stato coinvolto di recente in un nuovo scandalo che avrebbero “insabbiato”.