Scoperta Airc: Ecco i 6 alimenti di cui si nutrono i tumori per crescere. “Non mangiateli”
Una sana alimentazione non è solo una questione di grassi e calorie: mangiare bene significa anche ridurre il rischio di ammalarsi di tumore: almeno un terzo dei casi di cancro, potrebbero infatti essere evitati se mangiassimo correttamente. Non esiste un solo cibo che si possa considerare causa o prvenzione di cancro ma, alcuni alimenti, per le sostanze che contengono, gli additivi utilizzati per conservarli o per i metodi utilizzati per la loro cottura, vengono associati ad una più alta probabilità di ammalarsi di tumore. Scopriamo allora quali sono gli alimenti che aumentano il rischio di cancro, così da prevenire il pericolo di sviluppare una neoplasia e scegliere consapevolmente un’alimentazione sana, eliminando il consumo di cibi ritenuti dannosi.
Airc, Quali sono i cibi che proteggono dal cancro? Qual è la relazione tra cibo e tumore?
Che esista una relazione tra dieta e sviluppo di alcuni tumori è ormai certo, anche se non sono del tutto dimostrate le precise motivazioni che portano un determinato stile alimentare ad essere più pericoloso di altri. Secondo l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), la questione riguarda principalmente le sostanze che vengono utilizzate per la preparazione dei cibi: ad esempio i nitrati, usati per conservare carne e salumi, e che sono ritenuti causa di rischio per il tumore allo stomaco.
Un’alimentazione scorretta rappresenta poi un fattore di rischio per diversi tipi di tumore: all’esofago, al colon retto, allo stomaco, tutti organi coinvolti in modo diretto nella digestione degli alimenti. A questi si aggiungono però anche il tumore al fegato, alla mammella, alla prostata, all’utero e all’ovaio: ciò a causa dell’influenza della dieta sul nostro equilibrio ormonale e sulle infiammazioni dell’organismo. Ma ecco quali cibi sono evitare secondo l’Airc per diminuire il rischio di ammalarsi di tumore.
1. Carne rossa e carni trattate che aumentano la produzione di radicali liberi
Secondo gli studi Airc, un primo elimento da consumare con molta moderazione sono le carni rosse: bovine, ovine, suine, equine e caprine, favorirebbero lo sviluppo di tumori. Ciò è confermato sia dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) sia dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF): nel 2015 è stato individuato, infatti, un diretto legame tra carni rosse e cancro al colon-retto. Il consiglio è di limitarne il consumo a non più di 300-500 grammi a settimana. Si tratta infatti di cibo altamente ossidante, che aumenta la produzione di radicali liberi che provocano infiammazioni intestinali ed hanno effetto cancerogeno: importante poi non cuocerla ad alte temperature, che favoriscono la produzione di sostanze dannose.
Da evitare, sempre secondo l’Airc, anche le carni trattate o processate, come insaccati, salsicce, mortadella o comunque tutte quelle carni che subiscono un processo di trasformazione e vengono quindi essiccate, affumicate oppure trattate con conservanti per migliorarne la conservazione o il sapore. Ad essere pericolosi sono soprattutto i nitriti e nitrati che si utilizzano per la produzione di insaccati. Le carni processate sono state associate dalla IARC al rischi di cancro allo stomaco e al colon-retto. Attenzione inoltre ai ripieni delle carni che possono contenere glutammato monosodico che potrebbe portare alla morte delle cellule neurali o nervose.
2. Farina raffinata: alza i livelli di glicemia
La farina raffinata, o farina bianca viene utilizzata per la preparazione di molti alimenti confezionati. Si tratta di un prodotto che contiene un livello eccessivo di carboidrati: il consumo eccessivo e regolare di farina raffinata è associato all’aumento di casi di tumore al seno. Questo alimento ha inoltre un indice glicemico alto che aumenta i livelli di zucchero nel sangue, favorendo lo sviluppo di cellule cancerose. Il consiglio, quindi, è quello di preferire cereali integrali e preparare a casa alcuni cibi, evitando quelli trattati o impanati. La farina 00 farebbe aumentare l’insulina, la glicemia e i fattori di crescita, elemento che favorirebbero la possibilità di ammalarsi di tumore.
3. Zucchero raffinato e bevande gassate che aumentano l’insulina
Anche lo zucchero raffinato, o zucchero bianco, fa aumentare l’insulina e quindi la possibilità di sviluppare cellule cancerose nel nostro organismo. Attenzione ai cibi che contengono sciroppo di mais e fruttosio, soprattutto biscotti, succhi di frutta confezionati, salse, pasticcini, bibite e cereali per la colazione. Da non sottovalutare anche il pericolo dei dolcificanti artificiali, utilizzati spesso, al posto dello zucchero: il consumo regolare di questi dolcificanti può causare un aumento di peso e rendono difficile la regolazione dei livelli di zuccheri nel sangue. Contengono inoltre aspartame, sostanza chimica considerata cancerogena, e quindi da evitare. Per dolcificare meglio utilizzare la stevia oppure del miele biologico.Anche le bibite contengono un’alta quantità di zuccheri, lo stesso vale per le bevande “light”, inoltre sono ricche di additivi chimici, coloranti, ecc…Le bevande gassate acidificano il corpo e funzionano come alimento per le cellule cancerose.
4. Alcol: aumenta il rischio di cancro alla mammella e al fegato
L’acol è tra gli alimenti maggiormente associati al cancro, in particolare favorirebbe lo sviluppo del tumore alla mammella e al fegato, oltre che del cancro allo stomaco e al colon. Tra le nuove raccomandazioni del WCRF, c’è proprio quella di eliminare l’alcol in assoluto, mentre una decina di anni fa si consigliava solo di limitarne il consumo. Se proprio non potete fare a meno di vino o birra, non superate i 20 gr al giorno, per gli uomini, che corrisponde a 2 bicchieri, scegliendo un vino di gradazione media, e i 10 gr per le donne, un bicchiere al giorno. Tenete conto che un bicchiere di vino contiene la quantità di alcol di un bicchiere da 40 ml di superalcolico e di una lattina di birra.
5. Sale e cibi in scatola preservati con l’uso di sale: possono causare cancro allo stomaco
In merito al sale, il consiglio è di limitarne il consumo a 5 grammi al giorno, cioè 1 cucchiaino, riducendo al minimo il consumo di cibi in salamoia, conservati cioè in una soluzione di acqua e sale da cucina, e degli alimenti processati con il sale, come il prosciutto crudo: 100 grammi di prodotto contengono più sale di quanto ne possiamo consumare in un’intera giornata. In merito ai cibi in scatola, è da poco emerso il problema degli interferenti endocrini come il bisfenolo A, considerato un fattore di rischio per alcuni tumori, anche se in merito non ci sono ancora indicazioni . Il WCRF raccomanda comunque di evitare tutti i cibi conservati con il sale preferendo quelli che non utilizzano questo metodo come il congelamento, l’essiccazione, la fermentazione.
6. Oli idrogenati: diminuiscono la risposta immunitaria dell’organismo
Gli oli idrogenati vengono utilizzati per la conservazione degli alimenti trattati, per mantenerli stabili. Gli alimenti più comuni che li contengono sono margarina, gelati, cibi da fast food o confezionati. Questi grassi alterano la struttura delle membrane cellulari del corpo causando malattie debilitanti, tra cui il cancro, anche perché diminuiscono la risposta immunitaria dell’organismo. Anche se in molti prodotti vengono sostituiti con alternative considerate più sicure, sono ancora tanti i cibi che li contengono. Prima di acquistare un prodotto, assicuratevi che tra le informazioni nutrizionali non siano presenti i grassi trans.
Airc, Quali sono i cibi che proteggono dal cancro?
Per prevenire il cancro è consigliabile basare la propria dieta su alimenti di origine vegetale e cibi non raffinati industrialmente. Preferite quindi i cereali integrali, legumi, verdure, pesce azzurro, tutti alimenti tipici della dieta mediterranea. Il pomodoro, ad esempio, contiene licopene, una sostanza che ci protegge dal cancro. A svolgere questa importante azione protettiva ci sono anche broccoli, cavoli, fagiolini, zucca, verdure a foglia verde, patate, legumi, asparagi, carciofi, funghi, mentre tra la frutta troviamo albicocche, fragole, lamponi, uva, melone, anguria, mirtilli. Inoltre aglio, cipolla, porro e scalogno aiutano a stabilizzare il DNA delle cellule sane, svolgendo un’azione preventiva soprattutto contro tumore all’esofago e allo stomaco.