Disastro Aereo a Milano: Velivolo precipita e prende fuoco. Ci sono morti. Aggiornamenti: Si aggrava il bilancio dell’incidente aereo in cui ha perso la vita Marzia Mecca. Nelle scorse ore anche papà Stefano non ce l’ha fatta.
Il commercialista di 51 anni di Gazzaniga (bergamo) che pilotava l’aereo da turismo Mooney Mk20 D-Eise schiantatosi a suolo sabato 21 settembre è morto dopo una settimana in terapia intensiva all’ospedale Niguarda di Milano.
All’ospedale milanese sono ancora ricoverate le altre due figlie Chiara, di 18 anni, e Silvia, la gemella 15enne di Marzia salvate da due passanti, Angelo Pessina e Francesco Defendi. Nell’incidente ha perso la vita una ragazzina di 15 anni, figlia del pilota Stefano Micca, 51 anni, commercialista di Bergamo e vicepresidente dello stesso Aeroclub.
La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo sul caso e sul posto è arrivato il procuratore facente funzioni Maria Cristina Rota, che ha ricostruito con carabinieri e polizia l’accaduto: “Il velivolo era partito da poco – ha spiegato ai cronisti – quando ha accusato alcuni problemi e stava rientrando sulla pista per tornare all’Aeroclub.
Durante l’atterraggio, l’aereo era troppo veloce e ha tentato di riprendere quota, ma non ci è riuscito, si è inclinato sul lato destro, ha deviato la direzione, si è infilato tra due pali e poi è finito a terra strisciando sull’asfalto e finendo contro la massicciata”.
L’aereo precipita e nell’impatto ha rotto un’ala e ha registrato una copiosa perdita di carburante: di qui l’incendio che ha ucciso l’uomo e la figlia 15enne. I passeggeri infatti sono rimasti bloccati dalle lamiere e solo l’aiuto dei passanti ha fatto si che non morissero anche le altre due figlie del pilota.