La Nuova Scuola: Aperta fino alle 20 ma consigli di classe svolti da casa tramite Skype. Le novità
Convoca le riunioni scolastiche ma fa stare i propri docenti comodamente sul divano di casa evitando loro il tragitto casa scuola e favorendo la conciliazione dei tempi di vita. Ha iniziato già due anni orsono con le riunioni della Commissione Cultura e di un Dipartimento del liceo che dirige in Calabria, ma nei prossimi giorni, forte della riuscita della sperimentazione, convocherà il primo Consiglio di classe via Skype, e anche stavolta docenti, genitori e studenti potranno interagire seduti nel proprio salotto grazie all’uso delle nuove tecnologie.
Come riporta in una intervista rilasciata a Orizzonte Scuola, Per il dirigente scolastico, promotore di questa rivoluzione e per il suo istituto sarà il primo consiglio di classe via Skype, ma questa è la prima, ormai consolidata e apprezzata esperienza scolastica italiana di Smart Working.
Il Ministero del Lavoro lo definisce Lavoro agile e lo presenta in un suo documento come “una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato basato sull’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto, come pc portatili, tablet e smartphone, e caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro, “una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività e che dovrà essere presto estesa a tutta Italia”.
Dieci anni orsono l’ingegner Antonio Iaconianni, ingegnere meccanico affermato e docente di Fisica negli istituti tecnici in Calabria, viene fulminato da una nuova passione che lo travolge al punto che decide di abbandonare la professione e di “tuffarmi a capofitto nel progetto scuola”.
Fa il concorso a dirigente, lo supera e si ritrova dopo poco a dirigere il Liceo Classico Telesio di Cosenza, 107 docenti con un’età media molto bassa, la cui unica sede sorge in centro storico sul Colle Pancrazio, “dove nel IV secolo A. C – ricorda lui, oggi sessantaduenne – la tribù dei Bruzi fondò la città”.
Il liceo nel 2012, al suo arrivo, aveva 730 alunni, oggi ne conta 1042, si è passati da 34 a 47 classi, segno che le tante innovazioni apportate hanno colpito le famiglie e gli studenti, oltre che avere creato nuovi posti di lavoro per docenti giovani che in una città come Cosenza forse mai avrebbero potuto ottenere una cattedra di ruolo prima della vigilia del proprio pensionamento. La scuola, inoltre, è aperta tutti i giorni con attività fino alle 20 e i docenti ora accettano di buon grado di svolgere al pomeriggio una parte delle ore di lavoro.