Giallo Vannini: Spunta il messaggio choc inviato da Martina poco prima dell’omicidio
Nuovi inquietanti dettagli emergono sul caso Marco Vannini. Torna a far discutere il messaggio che Martina Ciontoli, inviò al padre del fidanzato, poco prima dell’omicidio del giovane. In attesa della sentenza definitiva sul caso, che avrà luogo presso la Corte di Cassazione, il prossimo 7 febbraio 2020, ci si chiede se i giudici annulleranno la sentenza di secondo grado, che ha ridotto da 14 a 5 anni, la pena al principale imputato: Antonio Ciontoli.
Il caso sull’omicidio di Marco Vannini è ancora aperto, tanti sono gli aspetti mai chiariti e misteriosamente mai rivelati. Ucciso da un colpo di arma da fuoco il 17 maggio del 2015, il giovane di Cerveteri si trovava nell’abitazione della sua fidanzata Martina Ciontoli, al momento della terribile vicenda.
Nell’attesa della sentenza definitiva, ci si chiede se la pena per il principale sospettato potrà nuovamente essere mutata. Le accuse ad Antonio Ciondoli, si sono tramutate da omicidio volontario a omicidio colposo, disponendo un processo d’Appello Bis. Ma la famiglia chiede la verità e giustizia.
Gli aspetti mai chiariti sulla notte in cui Marco Vannini morì
Diversi sono gli aspetti rimasti offuscati sul caso della morte di Marco Vannini. Dettagli e domande alle quali ancora si cercano risposte. Non è ancora chiaro, cosa stesse succedendo nell’abitazione dei Ciontoli, quella sera del 17 maggio 2015, prima che il capofamiglia Antonio, premesse il grilletto e ferisse il fidanzato della figlia Martina. Ma un’altra domanda non trova risposta: perché il giovane di Cerveteri, non è stato immediatamente soccorso? La famiglia Ciontoli nasconde qualcosa? La madre di Marco, non si da pace e continua a chiedere giustizia per il figlio.
Marco Vannini aveva litigato con la fidanzata Martina Ciontoli
Secondo quanto ricostruito dall’indagine, sembrerebbe che all’epoca dell’omicidio, tra Marco Vannini e la fidanzata Martina Ciontoli, ci fossero dei problemi di coppia. I due ragazzi, fidanzati da tre anni, erano in crisi. Una crisi sufficiente a giustificare l’atteggiamento ‘cinico’ di Martina, dopo la morte del ragazzo?
Sì, perché la giovane è stata accusata di non mostrare in alcun modo dolore, per la scomparsa della persona che amava, ma di preoccuparsi solo della sua famiglia e del padre. Ad oggi un dettaglio fa riflettere e si tratta del messaggio che Martina Ciontoli, inviò a Valerio Vannini, poco prima che Marco venisse ferito a morte. Il testo inviato dalla giovane, recitava: “Se ti ci trovi a parlare con Marco, digli che oggi è il limite. Domani Martina non c’è più“.
Un ‘ultimatum’ che fa discutere
Parole forti, che fanno riflettere quelle inviate da Martina Ciontoli al padre di Marco Vannini. La crisi era talmente grave, da lanciare un ‘ultimatum’ al fidanzato. E perché dalla registrazione fatta la sera in cui Antonio Ciontoli, dopo aver sparato al ragazzo, chiamò (dopo molto tempo) l’ambulanza, si sente Marco dire: ” Scusa Marty, Scusa Marty”? Cosa aveva di tanto grave da farsi perdonare il povero giovane Vannini? Domande che ancora non trovano risposta, e non danno pace ai genitori del ragazzo.
Marina Conte, madre di Marco Vannini, aveva dichiarato al processo: “Per me Martina era una figlia, per mio marito uguale. Noi avevamo solo Marco quindi per noi Martina era la femmina che non avevamo mai avuto. Secondo la donna, la ragazza con loro era sempre stata molto carina e disponibile”.
“Martina sa tutto…”
Ed è sempre Marina Conte, che ha più volte dichiarato: “Io mi auguro che venga condannata tutta la famiglia. Sono convinta che Martina sappia tutta la verità sull’omicidio di mio figlio. La sentenza d’appello? Credo che le sentenze si possano commentare e riguardo a questa mi sento di dire soltanto una cosa: è una decisione che ci prende per scemi”. Così si sente la madre ferita di Marco Vannini che non ha mai smesso di sperare che un giorno la verità sia svelata.