Tre domande per scoprire come ragiona la vostra mente: ecco il test d’intelligenza più veloce al mondo
Generalmente i test per misurare il quoziente intellettivo sono lunghi e sin troppo complicati, ma questo test d’intelligenza, che sta circolando nuovamente su internet, promette di essere facile e veloce: sono infatti soltanto 3 le domande congegnate negli anni 2000 dallo psicologo Shane Frederick, professore alla scuola di management della Yale University. Il test di riflessione cognitiva valuta il modo in cui ragioniamo a seconda delle risposte a 3 apparentemente semplici quesiti. Ecco quali sono, mettiti alla prova!
Un test “semplice” che non è solo rapido, ma che non discrimina tra intelligenti e non intelligenti, anzi. Chi sbaglia potrebbe non avere un QI più basso (ammesso che questo sia l’unico parametro utile a riguardo), ma mostrare solo un carattere più istintivo, fornendo risposte immediate ma che non sono matematicamente quelle giuste. Perché per avere quelle è importante resistere alla tentazione di “sparare quello che salta in mente”.
L’articolo, pubblicato sul Journal of Economic Perspectives, è del lontano 2005, ma il test sta spopolando in rete anche recentemente. Può essere un diversivo per tenerci allenati, e per dirci se siamo riflessivi o impulsivi.
Pronti al test? Ecco le domande (seguite solo dopo dalle relative risposte).
- MAZZA DA BASEBALL E PALLA:
Una mazza e una palla costano complessivamente 1,10 dollari. La mazza costa un dollaro in più della palla. Quanto costa la palla?
- LA MACCHINA:
Se 5 macchine impiegano 5 minuti per fare 5 pezzi, quanto tempo impiegano 100 macchine per fare 100 pezzi?
- IL LAGO CON LE NINFEE:
In un lago ci sono delle ninfee e ogni giorno diventano il doppio rispetto al giorno precedente. Se impiegano 48 giorni per ricoprire l’intera superficie del lago, quanto impiegano per coprirne la metà?
Ed ecco le risposte (quelle istintive ma sbagliate e quelle corrette, quindi riflessive):
- MAZZA DA BASEBALL E PALLA
Istintivamente verrebbe da dire che la palla costa 10 centesimi, ma se ci si riflette, così si avrebbe un costo complessivo di 1,20 dollari, in quanto la mazza, per costare 1 dollaro in più della palla, dovrebbe costare 1,10 dollari.
La palla costa dunque la metà del previsto, ovvero 5 centesimi (e dunque la mazza 1,05 dollari).
Riflessione in più: al quesito si può rispondere anche impostando un sistema di equazioni in due incognite… I matematici potranno cimentarsi ottenendo lo stesso risultato.
- LA MACCHINA
I più impulsivi avranno sicuramente risposto che 100 macchine impiegano 100 minuti per fare 100 pezzi. Ma in questo modo aumentare il numero delle macchine fa aumentare anche il tempo di produzione… non molto efficiente in effetti.
In realtà non cambia assolutamente nulla, come è giusto che sia: per produrre più pezzi abbiamo bisogno di più macchine, ma il tempo non può aumentare. La risposta giusta è 5 minuti.
Riflessione in più: matematicamente si può pensare che se 5 macchine impiegano 5 minuti per fare 5 pezzi, allora ogni macchina impiega 5 minuti per fare un pezzo, ma lavorando le macchine contemporaneamente il tempo complessivo non varia.
- IL LAGO CON LE NINFEE
Risposta istintiva: 24 giorni, ma sarebbe impossibile perché significherebbe che al 25-esimo giorno le ninfee non hanno coperto tutto il lago, mentre il quesito specifica che ogni giorno la loro estensione raddoppia.
Quindi la risposta corretta è 47 giorni. Il giorno successivo, infatti, le ninfee raddoppiano, coprendo tutto il lago.
Riflessione in più: matematicamente la dimostrazione è più complessa dei quesiti precedenti, perché le ninfee raddoppiano ogni giorno (quindi, in termini tecnici, la loro crescita non è un fenomeno lineare, quindi non si possono applicare semplici proporzioni per esempio). I matematici, anche in questo caso, potranno comunque cimentarsi, ottenendo la risposta corretta.
Su 3428 intervistati (anche provenienti da prestigiose Università), solo il 17% ha indovinato tutte e tre le risposte. Per cui, deduciamo, l’essere umano appare in generale istintivo e la riflessione, dunque, è di pochi.