Perché più posti ai trasferimento e meno agli immessi in ruolo? È regolare? Di Libero Tassella
Molti sono i quesiti in questi giorni , dopo la pubblicazione il 24 giugno dei movimenti, di chi , aspirante al ruolo, ha notato che il numero dei posti accantonati per le immissioni in ruolo 2019/20 è minore del numero dei posti su cui é stata effettuata la mobilità di terza fase e cioè i trasferimenti interproviciali e i passaggi di ruolo e di cattedra provinciali e interprovinciali.
Premesso che può sempre esserci un errore materiale, per questo bisogna contattare gli UAT di competenza, di seguito si fanno due precisazioni.
1) Dopo la seconda fase dei trasferimenti, fase provinciale, i posti che avanzano vengono ripartiti nel seguente modo: il 50% viene accantonato per le immissioni in ruolo e il 50% per la terza fase dei trasferimenti, in particolare il 40% dei posti per i trasferimenti provinciali e il 10% per i passaggi provinciali e interprovinciali.
2) I posti che si rendono vacanti nella terza fase per trasferimenti interproviciali in uscita dalla provincia o per passaggi di ruolo o di cattedra provinciali e interprovinciali vanno ad incrementare la sola terza fase della mobilità di cui al punto 1) , l’80% di questi é riservato alla mobilità interprovinciale in uscita e il 20% invece ai passaggi provinciali e interprovinciali.
Per le ragioni illustrate al punto 2) il numero dei posti su cui è effettuata la terza fase della mobilità é di solito superiore al numero accantonato per le immissioni in ruolo.