Giallo Loris, arriva la confessione: “Ecco perchè ha incolpato il suocero, colpa del marito”
La vicina di cella di Veronica Panarello, madre accusata dell’omicidio di Loris,ha deciso di raccontare le confessioni che Veronica le avrebbe fatto in cella.
Accuse e misteri intorno alla morte di Loris Stival
La vittima di tutta questa vicenda, il piccolo Loris, è stata trovata morta, abbandonata in un luogo dove solo dei cacciatori sarebbero potuti passare. La madre si trova in carcere con l’accusa di omicidio e anche se lei si proclama innocente ma l’ex marito non le crede e tutti gli elementi sembrano portare ancora e sempre a lei.
Veronica accusa però di non avere notizie del secondogenito ma solo alcune foto e poche informazioni, tenendo sempre vicino a se anche la foto della piccola vittima – ricordandolo ogni momento.
La testimonianza della vicina di cella di Veronica Panarello
Ma la vicina di cella non è di questo avviso e decide di raccontare la sua versione dei fatti ai microfoni del programma di Rete Quattro – Quarto Grado – e riportato anche da Il Mattino.
Prima di tutto emerge una verità sul suocero, secondo la detenuta “amica” di Veronica, la stessa avrebbe ammesso di essersi inventata tutto: “Le accuse fatte al suocero di aver ucciso Lorys e di aver avuto rapporti sessuali con lei? l’ha detto solo per vendicarsi del marito che non l’ha aiutata in quel che lei gli avrebbe chiesto”
Non solo, ma ci sarebbe anche una ammissione della donna in merito alle fascette – strette alle mani del piccolo proprio perché non voleva andare a scuola. “Si ha detto che lo ha legato per punirlo”
Ma al centro dei pensieri della Panarello – sempre secondo il racconto della vicina di cella – ci sarebbe il marito e il suo “abbandono”: “Gli avevo chiesto una cosa e lui non l’ha fatta. Anzi mi ha abbandonato. Io reagisco a modo mio, così ho messo in mezzo suo padre dicendo che ha ucciso lui nostro figlio”