Immissioni in ruolo ad agosto: Non bisogna escludere le Gae a favore dei Gm 2016 e GMR Di Libero Tassella
Da oggi i docenti che da anni sono in Gae e ricevono ogni anno a settembre una supplenza annulale fino al termine delle attività didattiche, sono disoccupati. Questo accade da anni ormai.
Siamo alla vigilia di un incontro sindacale importante sulla questione immissione in ruolo 2019/20 e per la prima volta i sindacati, convocati per mercoledì 3 luglio, vanno al Miur con un’ipotesi unitaria che prevede l’assunzione sul 100% dei posti liberati con Quota 100 dopo la chiusura del SIDI e un sistema di ottimizzazione delle immissioni in ruolo, una proposta che a grandi linee ricalca quella di Professione Insegnante.
Si tratta di fare il maggior numero di assunzioni possibili rispetto ai posti vacanti e laddove le graduatorie siano esaurite, in presenza di posti vacanti, immettere in ruolo docenti ingabbiati in graduatorie che non scorrono per mancanza di posti.
Come é noto le immissioni in ruolo si fanno su posti vacanti e accertati come tali. La proposta sindacale ci convince, un’unica obiezione, prevedere l’ottimizzazione non soltanto per i docenti in graduatoria di merito GM 2016 o GRM 2018 e 2019 ma anche per i docenti in GAE aggiornate al 2019.
Per i ritardi delle operazioni di pubblicazione dell’aggiornamento delle Gae, le operazioni di immissioni in ruolo avranno luogo ad agosto, in ritardo quindi rispetto alla tabella di marcia del Miur che avrebbe voluto chiudere la partita delle immissioni in ruolo entro il mese di luglio. Terminiamo dicendo che c’è un unico modo per dimostrare di voler ridurre il precariato: assumere.