Scoperto cosa causa Ictus e Infarto: Non mangiatelo più di una volta al giorno
Mangiare più di un uovo al giorno aumenta il rischio di infarto o ictus perché sono pieni di colesterolo. Un nuovo studio durato per ben 31 anni su 30.000 adulti americani ha registrato che chi ha consumato 1,5 uova extra grandi al giorno, presentava un rischio maggiore di malattie cardiovascolari del 17%.
La professoressa Katherine Tucker, dell’Università del Massachusetts Lowell, ha dichiarato: “Anche per le persone in diete sane, l’effetto dannoso di un maggior apporto di uova e colesterolo è stato costante”. Ha aggiunto che sebbene le uova contengano sostanze nutritive benefiche “consiglio alle persone di evitare di mangiare omelette di tre uova ogni giorno”.
“La nutrizione è tutta una questione di moderazione ed equilibrio, questo è uno studio forte perché la modellizzazione si adatta a fattori quali la qualità della dieta“. Le uova, specialmente il tuorlo, come riporta anche il The Sun, sono una fonte importante di colesterolo nella dieta – un grosso uovo di 50 g contiene circa 186 mg di colesterolo.
L’opinione, sulle uova, è piuttosto contrastante: alcuni le considerano il cibo più nutriente al mondo, altri le temono per l’elevato contenuto in colesterolo. Secondo l’Associazione Veronesi, Entrambi hanno ragione, ma non può essere negata l’universale importanza di questo alimento nell’alimentazione umana.
Le uova di gallina, quelle più comunemente consumate, sono infatti altamente nutrienti: forniscono proteine complete in grande quantità, e di alta qualità, e di conseguenza tutti gli amminoacidi essenziali che l’organismo non è in grado di produrre naturalmente e apportano quantità significative di vitamine e minerali, compresa la vitamina A, la riboflavina, l’acido folico, la vitamina B6 e B12, la colina, il ferro, il calcio, il fosforo e il potassio.
Dunque le uova sono una fonte dall’alto valore proteico e nutritivo a bassissimo costo. Non va dimenticata neppure la componente lipidica, rappresentata solo per il 65% dai trigliceridi (contro il 98% degli altri cibi), e l’abbondante presenza di lecitine (contenute nel tuorlo) ed in generale di fosfolipidi (30%) che conferiscono proprietà salutistiche e funzionali, tra cui il potere emulsionante che ne permette ad esempio la preparazione di alcuni cibi, quali la maionese, o ancora la presenza di grassi che, pur essendo di origine animale, sono prevalentemente monoinsaturi e polinsaturi (ossia, grossi benefici per l’organismo).
Di contro, però vi è l’elevata quantità di colesterolo – il 5%, circa 200 mg/uovo – per cui consumare anche solo due uova ne fa superare di gran lunga il fabbisogno quotidiano, stimato in 300 milligrammi. Va detto però che la presenza delle lecitine favorisce da un lato il trasporto inverso del colesterolo dalle arterie al fegato, potenziando l’attività delle Hdl (il colesterolo buono) e dall’altro potenzia le performance cerebrali e i processi digestivi dell’alimento. Due uova alla coque, per esempio, vengono smaltite dallo stomaco in due ore, contro le tre necessarie per una porzione di carne.
I tempi della digestione sono infatti proporzionali al quantitativo di grassi impiegati ed aumentano se i condimenti vengono portati ad alte temperature, come accade nel caso delle uova fritte. Dunque, zabaioni e frittate sono sconsigliati a chi soffre di calcoli al fegato, poiché il grosso quantitativo di lipidi stimola la contrazione della cistifellea causando, talvolta, coliche dolorose.