Neonato muore dopo il parto, la denuncia del papà: “Ho visto cosa hanno fatto al mio bambino”
Un neonato è morto poco dopo il parto all’ospedale Macedonio Melloni di Milano. La madre, di 37 anni, si era recata al pronto soccorso venerdì sera insieme al marito, che dopo l’accaduto ha sporto denuncia alla polizia. La coppia, entrambi egiziani, ha altri quattro figli. I medici hanno spiegato che il piccolo “è andato in arresto cardiocircolatorio” e, “nonostante le manovre svolte, il cuore non ha ripreso a battere”.
Subito sono scattate le operazioni per accertare quanto avvenuto e identificare le cause del decesso. Sul corpicino sarà effettuata l’autopsia, disposta dall’autorità giudiziaria. La salma è stata portata all’obitorio civico di via Ponzio, dove rimarrà almeno per le 24 ore successive al decesso.
“Durante la gravidanza è andato tutto bene e mia moglie non ha mai avuto alcun problema, né il bambino che aveva in grembo”, ha dichiarato a LaPresse il papà del neonato, Roumani Mahros, 36 anni. “Il termine del parto era previsto per il 1° giugno.
Venerdì sera mia moglie mi ha telefonato mentre ero al lavoro per dirmi che aveva delle perdite, mi sono precipitato a casa dove intanto era arrivata l’ambulanza, che l’ha portata in ospedale”. “Arrivati alla Macedonio Melloni – ha raccontato l’uomo – i medici le hanno fatto il tracciato per capire le condizioni del feto, e ci hanno detto che era tutto a posto. Mai potevamo immaginare cosa sarebbe successo”.
Il padre nella denuncia ha ricostruito l’accaduto. Secondo il suo racconto, il bimbo sarebbe rimasto incastrato “per almeno dieci minuti” durante il parto. “I medici e gli infermieri hanno preso un’attrezzatura medica tipo una ventosa per estrarlo. Non riuscivano a tirarlo fuori. Lui piangeva, l’ho sentito piangere”, ma “ha smesso quando l’hanno tirato fuori: aveva la testa allungata”.
In una nota l’Asst Fatebenefratelli Sacco, l’Azienda sociosanitaria territoriale del capoluogo lombardo, ha parlato di “arresto cardiocircolatorio dopo pochi minuti dal parto”, spiegando che il bimbo è stato “tempestivamente rianimato dai professionisti esperti presenti, rianimatore e neonatologo”. “Nonostante le manovre svolte secondo le linee guida nazionali e internazionali, il cuore non ha ripreso a battere”.