Ancora dolore e rabbia ad Andria, dopo il tragico incidente avvenuto lo scorso 4 aprile 2025 sulla provinciale 13, all’altezza del territorio di Trani, che ha spezzato la vita di Rosa Mastrototaro, 63 anni, e di sua figlia Margherita Di Liddo, 32 anni, incinta al settimo mese. Ora dalle indagini della Procura di Trani emergono particolari ancora più sconcertanti: l’uomo alla guida della seconda auto, un 67enne residente ad Andria, circolava senza patente valida, scaduta da diversi anni. Inoltre, il conducente non avrebbe rispettato le basilari norme di prudenza stradale, viaggiando a velocità non adeguata e con una condotta di guida imprudente.
Le accuse
Il 67enne, attualmente indagato, deve rispondere di Omicidio stradale, lesioni personali stradali e interruzione colposa di gravidanza. La posizione dell’uomo, difeso dagli avvocati Giangregorio e Luciano De Pascalis, si aggrava ulteriormente alla luce dei suoi precedenti penali per reati contro il patrimonio.
La dinamica dell’incidente
Secondo la ricostruzione effettuata dalla Polizia Locale di Trani, la tragedia si è consumata quando il 67enne, alla guida di una Mazda grigia proveniente da Bisceglie verso Andria, avrebbe invaduto la corsia opposta, centrando in pieno la Lancia Y sulla quale viaggiavano Rosa e Margherita, assieme a Natale Di Liddo, marito della prima e padre della seconda. Nell’impatto devastante Rosa Mastrototaro è morta sul colpo mentre Margherita Di Liddo, incinta al settimo mese, è deceduta poco dopo, insieme al bambino che portava in grembo. Natale Di Liddo è rimasto gravemente ferito ma è sopravvissuto. Le condizioni della strada erano regolari, e il tratto dove è avvenuto l’incidente, pur essendo particolarmente trafficato, non presentava anomalie strutturali. L’attenzione si concentra dunque interamente sulla condotta dell’indagato.
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L’impatto sulla comunità
La tragedia ha scosso profondamente la comunità di Andria, Bisceglie e Trani, dove Rosa e Margherita erano molto conosciute e stimate. Si tratta di una duplice perdita aggravata dall’ulteriore tragedia della morte del bambino che Margherita attendeva, alimentando un’ondata di commozione e indignazione. Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio e le manifestazioni di solidarietà alla famiglia Di Liddo-Mastrototaro, unita ora nel dolore di una perdita incalcolabile.
Il sindaco di Andria ha espresso il suo dolore parlando di «un colpo durissimo per la nostra comunità», annunciando l’intenzione di intitolare un evento o un luogo pubblico alla memoria delle due donne.
Le prospettive giudiziarie
Gli inquirenti attendono ora gli esiti definitivi degli esami tossicologici sull’indagato, irilievi tecnici sui veicoli per confermare definitivamente la dinamica e l’esame di eventuali telecamere di sorveglianza nella zona dell’incidente. Dopo questi ulteriori approfondimenti, la Procura di Trani potrebbe procedere con l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del 67enne. Il quadro accusatorio al momento sembra gravissimo.