Ci sono parole che nascono dal cuore e arrivano dritte a quello di chi legge. Non sono semplici frasi, ma frammenti di vita, vissuta e sentita fino in fondo. E’ il caso della lettera scritta da Mamma Ginevra Rugani, ormai conosciuta da tutti come la mamma gentile e premurosa di Tommaso Franchi, ex concorrente del Grande Fratello, eliminato (ingiustamente) a poche puntate dalla finale. Questa lettera è una carezza sincera, un abbraccio che unisce generazioni di donne, madri, figlie, sorelle, in una rete invisibile fatta di empatia, resilienza e amore.
Tra le righe, una donna racconta la propria storia con una forza delicata e disarmante, intrecciando il proprio vissuto con quello di un’altra donna, Stefania Orlando che è stata capace, senza saperlo, di rappresentare per molte quella tenerezza materna mai avuta, quel gesto mancato, quello sguardo che consola. La Orlando è stata recentemente attaccata per non essere mai diventata madre, solo per aver espresso le sue opinioni che non combaciano con quelle di fandom spesso malati e ossessionati da quel che resta pur sempre un gioco.
Questo racconto, invece, non parla solo di televisione, né solo di maternità. Parla di ciò che siamo quando ci scopriamo fragili, di cosa significhi davvero amare oltre la biologia, di come anche un abbraccio visto da uno schermo possa arrivare a colmare un vuoto profondo. E ci ricorda che ogni donna, che sia madre o no, ha una storia da raccontare, spesso silenziosa, a volte inascoltata, ma sempre preziosa. Leggete con il cuore. Perché questa non è solo una lettera. È una voce che chiede ascolto, comprensione e soprattutto rispetto, una voce che crede nei valori veri che ha insegnato con amore come dimostrato ampiamente da Tommaso all’interno della casa, simbolo di umiltà e genuinità, cultura e intelligenza, empatia e pazienza.
“Cara Redazione di Più Donna, vorrei esprimere il mio sostegno agli attacchi social a Stefania Orlando. Durante la sua permanenza al GF ho osservato Stefania con gli occhi di una figlia oltre a quelli di una mamma e mi ha commosso in più di un’occasione. La sua femminilità, la sua profonda tenerezza e il suo occhio attento ai bisogni degli altri, la rendono una donna speciale e lontana dagli insulti ricevuti. Inizio con ironia nel dire che mettere in tavola piatti elaborati non è il mio concetto di maternità, sano e veloce sì, per il resto viva le nonne, le zie, le gastronomie e il take-away!
La mia storia mi ha insegnato che il senso di maternità è qualcosa di molto più profondo della fisicità stessa. Mia madre, anglosassone, dopo aver avuto quattro figli, ha scelto di vivere lontano da me, da noi, da quando ero una bimba di 10 anni. Da oltre 30 anni vive in India ed i suoi contatti sono sempre stati saltuari e discontinui. Non ho mai avuto quella mano sul braccio che tante volte ho visto Stefania appoggiare su quello di Tommaso mentre lo ascoltava, sguardi lunghi e pieni di intesa a tavola, parole di incoraggiamento sempre nel momento giusto. Quella condivisione quotidiana fatta di attenzioni, affetto e considerazione.
E poi vogliamo parlare della gentilezza e dell’amore con cui Stefania ha coccolato le sue bimbe della casa? Da Helena ad Amanda a Mavi, ho riconosciuto in lei una gestualità di protezione e accoglienza che è maternità al suo stato puro. In questi bellissimi abbracci di Stefania Orlando mi sono fatta avvolgere io e tante figlie d’Italia. Ma c’è di più. Ciò che mi ha inorridito negli attacchi che ha ricevuto Stefania, è il fatto che ritengo possano colpire tutte le donne che ogni giorno vivono esperienze lunghe e dolorose per una maternità naturale.
E anche qui è per esperienza vissuta direttamente. Avere Tommaso è stata una benedizione che non mi era stata promessa e che mi ha vista in prima linea in un percorso clinico: da giovanissima, appena teenager, sono stata operata di un tumore alle ovaie ed avere una gravidanza mi è sempre stata messa davanti come una difficoltà. È dovuto che oggi tutte le donne si uniscano in un abbraccio di sostegno e di unione perché è l’Amore che conta, in tutte le sue forme, suoni, colori e profumi. Un abbraccio a Stefania e spero che il mio sostegno le arrivi insieme al mio bene per lei“.