Il caso di Yara Gambirasio , la tredicenne di Brembate di Sopra uccisa il 26 novembre 2010 e ritrovata senza vita in un campo abbandonato, continua a far discutere. Massimo Giuseppe Bossetti , condannato in via definitiva all’ergastolo , è da anni al centro di un acceso dibattito sulla validità delle prove che lo hanno portato alla condanna. Ora, una testimonianza chiave, quella della signora Alma Azzolin , è tornata sotto i riflettori, con nuove domande e perplessità sollevate dalla difesa del muratore di Mapello.
La testimonianza di Alma Azzolin: l’incontro con Bossetti
Durante il processo, Alma Azzolin , casalinga di Trescore Balneario (BG), ha raccontato di aver visto un uomo sospetto a bordo di una station wagon grigia nei pressi del cimitero di Brembate di Sopra , proprio nelle vicinanze del centro sportivo frequentato da Yara.
Il racconto dell’incontro: “Tutti i martedì e giovedì mattina, verso mezzogiorno, accompagnavo mia figlia agli allenamenti di ciclismo che partivano dal centro sportivo di Brembate. Quel giorno avevo parcheggiato vicino al cimitero. Ho notato una station wagon grigia, l’uomo alla guida aveva occhi chiarissimi e mi ha fissata con insistenza. Poi ha fatto un giro con l’auto e si è piazzato vicino alla siepe che delimita il parcheggio.”
La descrizione della ragazza che sale in macchina: “In quel momento è arrivata una ragazza di circa 13-15 anni, con capelli lunghi e mossi, che correva con una maglietta rosa scuro. Si è avvicinata all’auto ed è a bordo salita.”
Il riconoscimento di Bossetti: A distanza di tempo, il testimone sostiene di aver rivisto l’uomo della station wagon grigia all’Eurospin di Brembate , riconoscendolo come Massimo Bossetti . “L’ho riconosciuto, ma quella volta mi ha colpito meno perché era intento a fare altro e non mi ha fissato.” Quando, in aula, le viene chiesto se riconosce in Bossetti l’uomo visto nel parcheggio, Azzolin risponde con certezza: “È il signor Bossetti” . La sua testimonianza sembra dunque rafforzare il quadro accusatorio , ma la difesa dell’imputato ha sollevato dubbi importanti.
Le incongruenze nella testimonianza
Nonostante la certezza della testimonianza, la difesa di Bossetti ha individuato diverse discrepanze temporali nel suo racconto, cercando di smontarne l’attendibilità.
🛑 Il problema della dati:
Secondo gli avvocati di Bossetti, il testimone ha parlato di un incontro avvenuto in un giorno di bel tempo . Tuttavia, incrociando le sue dichiarazioni con i dati meteorologici, l’unico martedì o giovedì compatibile risulta essere il 9 settembre 2010, giorno in cui pioveva .
🛑 Dove si trovava Bossetti quel giorno?
I legali del muratore sostengono di avere dimostrare che, nei martedì e giovedì del periodo indicato, Bossetti fosse a pranzo in un luogo molto lontano dal cimitero e dalla palestra di Brembate di Sopra .
🛑 La questione dell’apparecchio ai denti:
Azzolin ha dichiarato di aver notato che la ragazza salita in macchina aveva l’apparecchio ai denti . Anche Yara lo portava, ma la difesa fa notare che riconoscere un particolare così specifico in un tempo così breve e in quelle condizioni di visibilità appaiono improbabili .
Cosa significa questa testimonianza per il caso Bossetti?
Questa nuova attenzione sulla testimonianza di Alma Azzolin riapre il dibattito sul caso Bossetti, che ha sempre proclamato la sua innocenza e ha tentato più volte di ottenere una revisione del processo.
✔ A favore dell’accusa: La testimone ha riconosciuto Bossetti come l’uomo visto quel giorno nel parcheggio.
✔ A favore della difesa: Ci sono incongruenze nelle date, nelle condizioni atmosferiche e nella presenza dell’imputato in quel luogo.
Se da un lato la testimonianza sembra confermare la pista seguita dagli inquirenti , dall’altro le discrepanze emerse potrebbero offrire nuovi spunti per la difesa di Bossetti , che continua a sostenere di non essere mai stato nel parcheggio dello scenario di Brembate di Sopra .
Il caso Bossetti: ci sarà una revisione del processo?
Negli ultimi anni, gli avvocati di Bossetti hanno richiesto una revisione del processo , in particolare puntando su presunte anomalie nelle analisi del DNA ritrovato sul corpo di Yara. Tuttavia, fino a questo momento, tutte le richieste di revisione sono state respinte dalla giustizia italiana . La nuova attenzione sulla testimonianza di Alma Azzolin porterà ad una riapertura del caso? O si tratta di un dettaglio ormai superato dalle frasi definitive? Continua a leggere