Milano, all’Istituto Freud gli studenti danno i voti ai docenti: un modello innovativo per la scuola italiana. In un panorama scolastico italiano ancora ancorato a modelli di valutazione tradizionali, l’Istituto Freud di Milano si distingue per l’introduzione di una pratica innovativa: la valutazione dei docenti da parte degli studenti. Una scelta che rappresenta una novità assoluta nel contesto italiano e che punta a migliorare la qualità dell’insegnamento attraverso il feedback diretto degli allievi. Una prova che sempbra piacere molto al Ministro Valditara che ha da poco approvato la pagella per i Presidi, una prazzi molto diffusa in Europa che potrebbe essere ben presto approvata anche in Italia.
Come funziona la valutazione dei docenti?
Il sistema si basa su un questionario di 28 domande, che permette agli studenti di esprimere il proprio parere su diversi aspetti della didattica e della gestione della classe. Tra i punti analizzati:
✔ Metodologie di insegnamento
✔ Chiarezza espositiva
✔ Carico di lavoro assegnato
✔ Gestione della classe e coinvolgimento degli studenti
✔ Capacità di adattare la didattica alle esigenze della classe
La compilazione della “pagella” del docente avviene su base volontaria per ogni insegnante del Consiglio di Classe e si propone come un utile strumento di miglioramento per la qualità dell’insegnamento.
Un esperimento riuscito: i dati del sondaggio interno
Per comprendere l’impatto di questa innovazione, l’istituto ha condotto un sondaggio tra gli studenti, rivelando un ampio consenso:
79% degli intervistati ritiene la valutazione utile ed efficace
83% la considera uno strumento essenziale per individuare punti di forza e criticità dei docenti
97% degli studenti riconosce che la “pagella” ha un effetto positivo sulla motivazione degli insegnanti
99% vorrebbe che questo sistema fosse esteso a tutte le scuole
Questi numeri testimoniano un forte desiderio di partecipazione attiva da parte degli studenti nella valutazione della didattica, nonché la necessità di un cambiamento nei criteri di monitoraggio del lavoro dei docenti.
Una prassi diffusa all’estero, ma ancora assente in Italia
In altri Paesi, come Stati Uniti, Canada, Australia e diverse nazioni europee, il sistema di valutazione del corpo docente da parte degli studenti è già una realtà consolidata. In Italia, invece, la valutazione degli insegnanti si basa prevalentemente sull’anzianità di servizio, un criterio che presenta evidenti limiti. Daniele Nappo, direttore dell’Istituto Freud, spiega così l’importanza di introdurre un sistema più strutturato:
“L’esperienza è sicuramente un valore importante, ma non può essere l’unico parametro per valutare la qualità dell’insegnamento. Il nostro obiettivo è creare un sistema più completo, che tenga conto anche delle competenze didattiche e della capacità di interagire con gli studenti. La ‘pagella’ si propone proprio come uno strumento in questa direzione”.
Secondo Nappo, ascoltare il punto di vista degli studenti è essenziale per individuare eventuali lacune nella didattica e intervenire tempestivamente nelle situazioni in cui l’insegnamento non risulta efficace.
Verso un nuovo modello di scuola?
L’iniziativa dell’Istituto Freud potrebbe aprire la strada a un cambiamento più ampio nel sistema scolastico italiano, introducendo meccanismi di valutazione più oggettivi e basati sulla qualità effettiva dell’insegnamento. Resta da vedere se questo modello verrà accolto anche in altre scuole, ma una cosa è certa: gli studenti vogliono avere voce in capitolo e partecipare in modo attivo al miglioramento del loro percorso di apprendimento. Sarà questo il primo passo verso una scuola più moderna, inclusiva e attenta alle esigenze degli studenti? Il dibattito è aperto.