Nel caso dell’omicidio di Isabella Linsalata c’è una terza figura da prendere in considerazione: quella dell’amante di Giampaolo Amato. Non si era capito se la donna avesse preso attivamente parte ai piani per l’assassinio della sua rivale. Oggi il Gip ha chiarito questo aspetto: non c’è alcuna correlazione tra la signora e il delitto. Tutto è stato orchestrato e gestito del medico, che stava vivendo un periodo di crisi di entrambe le sue relazioni. Con la moglie le cose non andavano bene già da molto tempo. I primi indizi sull’avvelenamento risalgono infatti al 2019: di quell’anno la bottiglia di vino incriminata che la sorella della vittima aveva conservato.
Ma per Giampaolo Amato i problemi non riguardavano soltanto Isabella Linsalato. Il dottore era stato lasciato dalla sua amante, per la quale nutriva una vera e propria ossessione. Grazie alle intercettazioni telefoniche è ben chiaro il fatto che l’uomo abbia tentato in tutti i modi di riconquistarla, dopo aver eliminato definitivamente sua moglie. Ma la donna non ha voluto sapere niente di lui. Lo ha rifiutato con convinzione, consigliandogli anche di andare da uno psicologo. Non solo, l’atteggiamento di lui nei suoi confronti l’ha spaventata molto, al punto che aveva intenzione di denunciarlo.
Giampaolo Amato era arrabbiatissimo con la sua amante per averlo lasciato. Proprio per vivere liberamente con lei è arrivato probabilmente al punto di uccidere Isabella Linsalata. Ma poi ha visto i suoi ‘sacrifici’ risolversi in un bel nulla. Per questo il suo comportamento è diventato aggressivo. Nelle conversazioni si sente chiaramente il medico accusare la donna di essere ‘una merda’, l’ha anche chiamata bestia. Ma lo spavento è arrivato quando si è presentato sotto casa sua, nonostante i rifiuti di lei di incontrarlo: “Te lo avevo detto di non venire, perché mi fai paura in queste condizioni”.
LEGGI ANCHE—> Isabella Linsalata sapeva che il marito voleva avvelenarla. La scoperta choc: “Ecco perché non lo denuncio”
L’amante era ben consapevole dell’inchiesta che si era aperta a carico di Giampaolo Amato per l’omicidio di Isabella Linsalata. E a un certo punto ha avuto il terrore di fare la sua stessa fine. Sulla questione si era confidata con un’amica: “Ma secondo te, ci dobbiamo veramente iniziare a pensare, questo qua fuori di testa può aver fatto qualcosa quella sera?”. Aver ucciso sua moglie ha portato il medico a riversare tutte le sue attenzioni sull’altra, l’oggetto dei suoi desideri. Messaggi e chiamate si susseguivano l’una dietro l’altra. E c’è la possibilità che la fermezza di lei nel non vederlo l’abbia salvata.
Rifiutare un ultimo incontro molte volte può salvare davvero una vita. Non immaginiamo mai che la persona che abbiamo accanto potrebbe arrivare ad ucciderci. Non lo immaginava l’amante di Giampaolo Amato, che nonostante l’atteggiamento pericoloso di lui ha solo minacciato di denunciarlo, ma non lo ha fatto davvero. Non lo immaginava Isabella Linsalata, che con il medico aveva creato una famiglia. Non lo immaginava nonostante il rapporto in crisi, l’altra storia di lui, e neanche davanti al fatto che la avvelenava. Perché la donna lo aveva capito ma non ha fatto nulla per salvarsi.