Salvatore Parolisi si è rifatto una vita e ha dimenticato da tempo la moglie che ha ucciso brutalmente con 35 coltellate, Melania Rea. A consolarlo ci sarebbe una bionda donna dell’este che lo andrebbe a trovare regolarmente in carcere, dal quale peraltro, già esce 45 giorni l’anno. Ma vediamo coa scrive il settimanale Giallo a tal proposito.
“Ricordate le lacrime di Salvatore Parolisi? Da tempo quei lacrimoni non solcano più il suo volto che, forse troppo in fretta, si è buttato alle spalle il passato. Condannato a soli venti anni per l’omicidio della moglie, Salvatore già guarda avanti. Da diverso tempo, infatti, va a fargli visita una donna, dell’Est Europa, alta, bionda e molto appariscente che con cadenza regolare entra nel carcere di Bollate e trascorre con il detenuto alcune ore. Quella donna, come ho scritto sul settimanale Giallo, ha conosciuto Parolisi attraverso uno scambio di lettere.
Poi i due da circa tre anni, hanno iniziato a vedersi. Sempre con più frequenza. Direte: ma cosa c’è di male? Beh, nulla se Salvatore Parolisi non avesse ucciso con 35 coltellate sua moglie Melania, dinanzi gli occhi della loro figlioletta di appena diciotto mesi. Quindi starete ancora a chiedervi: e allora un assassino non può rifarsi una vita? Sicuramente sì, rispondo. Ma non prima di aver mostrato un sincero pentimento per quello che ha fatto. Parolisi non ha mai chiesto scusa alla famiglia di Melania.
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Soprattutto non ha mai chiesto scusa a sua figlia Vittoria per averla resa, di fatto, orfana e averla condannata all’infelicità. Non ha mai chiesto scusa a nessuno per l’orrore che ha commesso e per le bugie che ha raccontato. Melania è stata massacrata il 18 aprile del 2011. Salvatore, come hanno scritto in giudici, non sapeva più come affrontare la sua ambigua vita sentimentale: da una parte Melania e la figlia, dall’altra Ludovica, l’amante, la quale aveva già fissato l’appuntamento per presentargli i genitori.
Parolisi ha finto di piangere quando si presentava in tv a sbraitare la sua innocenza. Oggi non inganna più nessuno, almeno si spera. Intanto metà della pena l’ha quasi scontata e già ha diritto ad uscire dal carcere 45 giorni all’anno. Se non fosse stato per l’emergenza sanitaria, Salvatore era già fuori, a giorni alterni, dal penitenziario. Libero e spensierato di rifarsi una vita, dimenticando troppo in fretta di averla tolta a Melania e di averla rovinata per sempre alla figlia Vittoria.