Romina Power non smette di sorprenderci. Ancora una volta ha aperto il suo cuore al pubblico italiano, durante un’intervista con Walter Veltroni. Il suo è un racconto a 360 gradi, partendo dalle origini, fino ad arrivare ai giorni nostri. Immancabile è anche il riferimento a sua figlia Ylenia, scomparsa senza lasciare traccia nel 1994. I fan sono rimasti davvero sorpresi ed hanno empatizzato molto con la loro pupilla.
Romina Power ha iniziato a parlare del suo papà. Uno dei primi dolori della sua vita è stata proprio la sua perdita. A 5 anni ha già dovuto subire le conseguenze della separazione dei suoi genitori. Dopo tale separazione, insieme a sua sorella ha vissuto in Messico con sua nonna, crescendo in un collegio per suore. Di conseguenza, ha vissuto davvero poco il rapporto con suo padre, che si manteneva in vita soprattutto attraverso lettere che si scambiavano. Ha poi aggiunto “Purtroppo è stato nella mia vita un grande vuoto, come un albero a cui siano state tagliate quasi tutte le radici. Se lui fosse vissuto, la mia vita sarebbe stata completamente diversa”.
La Power descrive anche i suoi anni in collegio. Non sa spiegarsi come mai la mamma abbia fatto questa scelta. Probabilmente, dice, le sembrava più comodo delegare la loro educazione a qualcuno di esterno. Successivamente però sono state in un collegio in Inghilterra, che ricorda con molto affetto. Ha poi aggiunto dettagli sul suo incontro con la star dei Beatles: “Ho conosciuto Paul McCartney più degli altri. A casa sua ti devo confessare che mi sono affacciata un attimo e ho scoperto la cucina più sporca che avessi mai visto. Piatti accatastati uno sull’altro, dovevano essere giorni e giorni in cui non era stato toccato niente. Sono rimasta scioccata e sorpresa da quella situazione. Lui era molto alla mano, simpatico”.
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Romina Power è poi passata a parlare di un’altra sua passione: il cinema. Si tratta di una passione che è riuscita a coltivare fin dall’età di 13 anni, recitando in “Menage all’italiana”, a seguito del quale lasciò la scuola. Un altro film importante è stato “Nel sole”. Quella è stata l’occasione che l’ha portata a conoscere Al Bano. Spesso, infatti, nel film erano presenti le canzoni del cantante pugliese, co-protagonista della storia. Entrambi avevano dovuto superare un provino per capire se come coppia cinematografica avessero del potenziale. Quello che non sapevano ancora è che sarebbero funzionati anche come coppia nella vita reale. l’amore per la natura, per gli animali li ha uniti molto. La Power aggiunge che rispetto ai motivi della separazione non saprebbe cosa dire, se non che crede che ogni cosa sia destinata a finire.
L’ultimo tasto toccato nell’intervista è forse il più dolente. Quello della figlia Ylenia, scomparsa in circostanze misteriose nel 1994. Veltroni le ha chiesto quale giorno rivivrebbe della sua vita, se potesse scegliere e Romina Power ha risposto senza esitazione: “Se potessi scegliere rivivrei un giorno con Ylenia. Un giorno qualsiasi, con lei… Non smetterò mai di cercarla… In quella città tremenda, New Orleans, ogni anno spariscono tantissime persone. Ovviamente non se ne parla molto, perché tutti hanno paura, non si capisce di cosa. Secondo me lei, come tante altre ragazze, sarà capitata in una di quelle situazioni dalle quali è difficile uscire, è difficile scappare”.
“L’ultima volta che l’ho sentita era Capodanno, ha fatto gli auguri alla nonna e questo testimonia che stava bene… Era scappata in Belize da diverso tempo. Viveva in una capanna sulla spiaggia. Le mancava un solo esame per laurearsi al King’s College di Londra e le avevano già offerto un posto come insegnante, per quanto era brillante la sua intelligenza. Però ha scoperto un tradimento del fidanzato ed è scappata via. Non voleva più sapere niente. Con me si manteneva in contatto. Ogni tanto la chiamavo io, qualche volta lei. Fece l’errore di tornare da sola a New Orleans, per quel Capodanno… Di lei mi manca tutto. La sua intelligenza, la sua simpatia, il suo calore. Avevo diciannove anni, quando lei è nata. Siamo state molto vicine, sempre. Era geniale, scriveva in una maniera pazzesca. Scriveva poesie, racconti e raccontava favole alle piccole. Era una persona che dava molto di sé agli altri, sempre”.
Ha poi aggiunto che le manca tutto della sua adorata figlia, dalla sua intelligenza, alla simpatia ed il calore che emanava. Sono sempre state molto unite ed un legame del genere è indissolubile. Insomma, le parole di Romina arrivano sempre dritte al cuore creando molta empatia in chi le legge o ascolta.
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