Maestro d’asilo arrestato a Lamezia, il racconto choc delle bimbe: “Ci faceva sedere in braccio e poi ci…”
Un uomo di 64 anni è stato arrestato per violenza sessuale su minori a Lamezia Terme. L’uomo è un insegnante di scuola materna: l’arresto è stato eseguito dopo un’ordinanza di custodia in carcere richiesta dalla Procura di Lamezia Terme ed emessa dal Gip del tribunale.
Tutto è scattato dopo la denuncia di una madre che aveva ricevuto le confidenze della propria bambina l’indagine del personale del commissariato di Ps di Lamezia Terme, coordinata dalla Procura lametina, ha poi portato all’arresto dell’ insegnante. Le dichiarazioni della donna sono state successivamente confermate da altre madri che, sentite a sommarie informazioni, avevano dichiarato di aver appreso fatti simili dalle rispettive figlie, anche loro allieve dello stesso plesso scolastico.
Le bambine coinvolte sono 4 e hanno 5 anni. La denuncia alla polizia era stata fatta ad aprile scorso dalle mamme alle quali le bimbe avevano raccontato che l’uomo, con la scusa di aiutarle a disegnare, le faceva sedere sulle ginocchia e le toccava nelle parti intime. La polizia ha quindi posizionato telecamere nella scuola, che hanno confermato i fatti denunciati.
L’insegnante, secondo le informazioni diffuse dalla Polizia, avrebbe fatto sedere sulle sue gambe o in braccio le bambine, toccando loro i glutei e le parti intime, con stronamenti e gesti diretti a compiere atti sessuali con le minori.
La successiva attività tecnica, compiuta dal Commissariato su autorizzazione della locale Procura della Repubblica – effettuata anche mediante l’installazione di un impianto di video sorveglianza all’interno della scuola – avrebbe permesso di accertare le responsabilità del maestro, che veniva notato in più occasioni, mentre accarezzava le bambine, le prendeva in braccio, anche due contemporaneamente, accarezzandole morbosamente e dando loro baci sulla bocca e sul collo, nonché sfregamenti nelle parti intime.
L’Ufficio Anticrimine del Commissariato ha poi redatto una dettagliata comunicazione di notizia di reato, a seguito della quale il sostituto procuratore della Repubblica, Giuseppe Falcone, che ha coordinato le indagini, ha richiesto al gip Carlo Fontanazza l’applicazione della misura cautelare per il maestro.