Il canone Rai potrebbe aumentare da 90 a 300 euro, una differenza esorbitante che ha messo già in allarme i consumatori. Diversi sono i motivi che stanno spingendo verso questa direzione. Secondo Carlo Fuortes oggi i servizi della televisione di Stato sono aumentati. Infatti è possibile seguire i programmi non soltanto dalla televisione, ma anche da computer e smartphone. Inoltre c’è la possibilità del demand, che permette di vedere e rivedere più volte le trasmissioni agli orari che più ci sono comodi, senza dover necessariamente dipendere dal palinsesto.
Non solo, l’aumento del canone Rai sarebbe dovuto anche all’intenzione di contrastare l’evasione, aumentata quando il pagamento è stato inserito nella bolletta dell’elettricità: “L’aspetto più ostico è che questa idea non è molto distante dalla realtà dopo che sia la Rai che la macchina dello Stato dovranno assicurarsi di non tornare ai livelli di evasione pre 2016, quando l’ex governo Renzi aveva inserito il canone Rai nella bolletta della luce”. Ovviamente sull’argomento è subito intervenuto l’Aduc (Associazione Utenti e Consumatori) a difesa degli italiani, portando come paragone altri Paesi che hanno abolito questa tassa.
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In molti Governi dell’Unione Europea, infatti, i soldi per la televisione di Stato vengono detratti dalla fiscalità generale. Un altro problema che la Rai sta riscontrando negli ultimi anni e che porterebbe a tale incredibile aumento è la diminuzione dei pagatori. Sempre più persone, infatti, rinunciano a guardare i primi canali in tv. Secondo l’Aduc, la colpa sarebbe dei politici che manipolano troppo i contenuti delle varie trasmissioni. In questo modo si presta poca attenzione al consumatore e più attenzione alla loro personale propaganda. Una denuncia che è stata fatta dall’associazione in chiare lettere.
“I padroni dell’informazione statale sono poco attenti ai contribuenti, interessati invece a trovare maggiori spazi per le proprie persone e, di conseguenza, maggiori spazi per il loro strumento di propaganda. Non possiamo dimenticare che è dal 1995 che gli elettori hanno chiesto con un referendum al legislatore che preferirebbero una Rai privata. E non sono mai stati presi in considerazione”. In risposta alla possibilità di questo vertiginoso aumento del canone, quindi, gli italiani sono stati invitati ad abbondare definitivamente la televisione di Stato, anche perché oggi ci sono parecchie alternative.
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Internet ci viene incontro. Oggi non è soltanto la Mediaset a fare da concorrente alla Rai, ma anche Tv8, Sky, e tante nuove reti emergenti che riescono a fare informazione senza troppa influenza politica. Oggi la rete di Stato incassa più di 1,72 miliardi di euro da questa tassa. Le categorie di italiani esentate dal pagamento sono gli over 75 con meno di 8000 euro di reddito, alcune strutture militari e chi non possiede una televisione anche se ha il contratto di elettricità. E’ anche vero che l’Italia è tra i paesi meno cari dell’Europa: in Germania si pagano 220 euro, in Gran Bretagna 185 e in Francia 138.
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