Tra le cose che possono fare molto male al nostro organismo c’è la carta igienica. Una notizia che ci allarma e ci lascia senza parole, dal momento che è uno strumento che utilizziamo tutti i giorni e di cui non ci siamo mai preoccupati. Nel passato i nostri avi utilizzavano grandi foglie per pulirsi dopo essere andati in bagno. I romani usavano invece le spugne marine, mentre gli egizi preferivano una sabbia profumata. Solo molti anni dopo, in America, è stata introdotta la carta igienica. All’epoca ogni foglietto dei famosissimi rotolini portava il nome del suo inventore: Joseph Gayetty.
Ancora oggi la carta igienica è sicuramente lo strumento più utilizzato dall’uomo. Ognuno di noi la usa almeno una volta al giorno (ma anche molto di più) e ci siamo talmente abituati alla sua presenza da non chiederci mai come sia fatta e quali rischi potrebbe comportare per il nostro organismo. Tutto quello che crea l’uomo nasce dalla natura. La nostra intelligenza sta proprio nel fatto di riuscire a trarre dalla natura quel che più ci interessa, e di riuscire a combinare insieme vari elementi per risparmiare materiale e tempo. Più andiamo avanti, più diventiamo veloci e sprechiamo meno.
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Questo è quello che è accaduto con l’avvento delle industrie. Ma c’è da dire che, indotto dalla voglia di risparmio e di velocità, a volte l’uomo ricorre a materiali che non fanno bene all’organismo. Per questo sono nati anche i controlli di qualità, che devono garantire che tali sostanze nocive vengano utilizzate soltanto in minima misura. Quante volte abbiamo letto di prodotti per il corpo ritirati dal mercato perché non rispettavano tali linee guida? Oggi è giunto il momento di occuparci della carta igienica, che ci è sempre sembrata innocua ma che potrebbe diventare all’improvviso il nostro nemico.
La carta si ottiene dalle piante. Ma la lavorazione delle foglie porta a una carta igienica con un colore molto scuro, che non soddisfa le esigenze di produttori e consumatori. Così, per sbiancarla, si ricorre al biossido di cloro. Questo processo di lavorazione è molto pericoloso, perché il cloro può rilasciare sostanze chimiche pericolose e cancerogene come la diossina. Abbiamo conosciuto la diossina quando abbiamo parlato del disastro ambientale di Seveso, dove una fabbrica di cosmetici ha sprigionato una nube di tale elemento. Ne sono risultati squilibri ormonali e del sistema immunitario.
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Non solo il biossido di cloro, per la creazione della carta igienica vengono utilizzati circa 100mila prodotti chimici. Il cloro è soltanto il più pericoloso tra questi, ma ogni volta che ci puliamo introduciamo nel nostro corpo il Bisfenolo A e la Formaldeide. Ognuna di queste sostanze riesce ad entrare nel nostro organismo e quindi nel sangue. Esistono altri sistemi per sbiancare la carta igienica, meno pericolosi, come l’idrogeno o l’ozono, ma che ovviamente sono più costosi. Per questo al market è importante guardare alla qualità del prodotto da acquistare, perché quello più scadente ed economico può diventare il nostro peggior nemico.
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