Salvini come il Duce nel compito: Sospesa la docente. Su Fb la rivolta: “Sospendente anche noi”
Sospesa per 15 giorni, con lo stipendio dimezzato, per non avere vigilato sul lavoro dei suoi alunni quattordicenni, che nella Giornata della memoria dello scorso 27 gennaio avevano presentato una videoproiezione nella quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, paragonando il Ministro al Duce.
Il provvedimento
Da sabato scorso e per due settimane, Rosa Maria Dell’Aria, professoressa di Italiano all’istituto industriale Vittorio Emanuele III di Palermo, non presta servizio, dopo che l’Ufficio scolastico provinciale le ha inflitto un provvedimento disciplinare. Per la docente si tratta della «più grande amarezza e la ferita più grande della mia vita professionale», dichiara all’Ansa. Sessantatré anni, docente di Italiano da circa 40 anni e insegnante da 30 al Vittorio Emanuele III, la prof aggiunge: «Naturalmente non parlo del danno economico legato ai giorni di sospensione ma al danno morale e professionale dopo una intera vita dedicata alla scuola e ai ragazzi».
Il Paragone con il Duce e Il post
La sospensione è scattata al termine di un’ispezione innescata da un post sui social: «Salvini-Conte-Di Maio? Come il reich di Hitler, peggio dei nazisti. Succede a Palermo, dove una prof per la giornata della Memoria ha obbligato dei 14enni a dire che Salvini è come il Duce perché stermina i migranti. Al Miur hanno qualcosa da dire?», scriveva il 28 gennaio Claudio Perconte, attivista di estrema destra, che scrive per siti estremisti e sui social. Immediata la replica della senatrice Lucia Borgonzoni, sottosegretario al ministero per i Beni culturali: «Auspico non sia vero…. ma temo sia una speranza mal riportata! Se è accaduto realmente, andrebbe cacciato con ignominia un prof del genere….e interdetto a vita dall’insegnamento. Già avvisato chi di dovere!».
Salvini come il Duce «Vicenda grottesca e pericolosa»
Gli uffici del ministero hanno disposto l’ispezione e deciso di sanzionare la docente. E scatenato le polemiche. Tra le prime reazioni, quella di Mila Spicola insegnante e pedagogista, candidata alle Europee 2019 per il Pd, che twitta: « Solidale con la collega. Sospendete anche me. Una vicenda grottesca e pericolosa». «Il video – afferma Spicola – è stato prodotto dagli studenti e nella scuola vige libertà d’insegnamento e pluralismo delle idee. È un mandato costituzionale che non può essere messo in discussione. Se deve essere questa la punizione per chi applica regole di pluralismo, libertà e discussione nelle classi coi propri studenti allora sospendete anche me».
Anna Ascani, vicepresidente Pd e capogruppo dem in commissione Cultura alla Camera chiede «chiarimenti ufficiali dal ministero dell’Istruzione». E si domanda «quale sarà il prossimo passo: il ritorno dell’Opera nazionale balilla?». Mentre il senatore e segretario del Pd Sicilia, Davide Faraone, afferma che «la libertà di opinione non può essere reato»: «È un reato impedire la critica, che è un diritto sacrosanto in una democrazia. Ancor più grave è se, per censurare i legittimi punti di vista, si mette in moto una sorta di macchina della paura, dell’intimidazione, con il Miur che sospende un’insegnante per una fantomatica omessa vigilanza sugli studenti e con la Digos che entra nelle classi per interrogare i ragazzi».
«Episodio gravissimo»
E il deputato Pd e segretario metropolitano di Palermo, Carmelo Miceli, ha affermato: «Davvero un’insegnante è stata sospesa dal servizio per non aver impedito che gli studenti criticassero il ministro Salvini paragonandolo al Duce? Il ministro dell’Istruzione Bussetti chiarisca cosa è accaduto, siamo di fronte ad un episodio gravissimo». Interviene anche il sindacato della scuola Anief: «Un brutto salto indietro in un passato che, purtroppo, non è evidentemente ancora stato superato del tutto».
Mentre l’Unione sindacale di base esprime «totale vicinanza» alla docente e chiede «il ritiro immediato della sanzione ingiusta e ingiustificata». «La celerità dell’intervento da parte del ministero e del provveditore di Palermo evidenziano ormai un clima irrespirabile all’interno del Paese e nelle scuole italiane, dove la libertà d’insegnamento è sempre più vilipesa e in cui l’antifascismo ormai è sotto attacco come disvalore», sono le parole di Luigi Del Prete, dell’Esecutivo Nazionale USB Scuola. Il sindacato, assicura, è pronto ad avviare una mobilitazione di docenti, studenti e cittadini per sostenere la prof.
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