Batosta sui conti correnti: Fino a 150 euro in meno sul proprio conto. Scopri quanto perderai quest’anno
Il noto quotidiano Ilcorriere.it ha individuato insieme all’esperta di Banche di Altroconsumo una soglia al di sopra della quale conviene cambiare Banca. Inoltre è stata realizzata una sorta di classifica dei conti corrente più convenienti, online e tradizionali, tra i quattrocento monitorati dell’associazione Altroconsumo.
Conti più convenienti tradizionali
Ilcorriere.it ha realizzato una sorta di classifica dei conti tradizionali (che si usano allo sportello e con servizio home banking) e online con le condizioni economiche migliori nonché quelli più significativi tra i quattrocento della banca dati di Altroconsumo.
Per quanto concerne i conti corrente tradizionali per famiglie con un’operatività media (228 operazioni all’anno) si evince che dai dati del 5 maggio 2019 quello più convenienteè il conto Che Banca e precisamente il conto “Yellow” in cui l’indicatore di costo annuo standard ovvero l’Isc è pari a 36 euro. Segue il conto “You Welcome” di Banco BPM il cui Isc è di 86,26 euro, il conto “Credem Facile” della Credem con Isc di 95,80 euro, il conto “WebSella” di Banca Sella con Isc di 111,34 euro e il conto “Easy” della Credit Agricole in cui l’Isc è di 117,55 euro.
Ci sono poi la Deutsche Bank con il conto corrente “DB Smart” con Isc di 120,60 euro, l’Ubi Banca con il conto “Qubi Semplicità” in cui l’ Isc è di 128,10 euro, Poste Italiane con il conto “Bancoposta” con Isc di 133,15 euro, Intesa San Paolo con “Conto XME” con Isc di 140,30 euro ed infine Mps con “Conto Italiano” in cui l’indicatore di costo annuo standard è di 142,30 euro. La media è quindi di 111 euro.
Conti correnti online
Dall’analisi del Ilcorriere.it del 5 maggio si evince che tra i conti correnti online più convenienti per famiglie con operatività media (e quindi per un totale di operazioni di 228 circa) il migliore è “conto WeBank” della WeBank nonché il conto corrente “N26” di N26 in cui l’Isc è pari a zero. Segue l’ “IW Conto” della IW Bank in cui l’Isc è pari a 3,80 euro, il conto “YouBanking” del Banco BPM in cui l’Isc è di 12,36 euro, il “conto Fineco” della Fineco Bank in cui l’Isc è di 24,61 euro e il conto “WebSella” della Banca Sella in cui l’Isc è di 33,70 euro.
Infine, c’è il conto “Yellow” di Che Banca in cui l’Isc è di 36 euro, il conto”Widiba Plus” in cui è di 40 euro, il conto “Hello!Money” della Hello Bank in cui è di 58,05 euro e il conto “Quick” della Banca Popolare di Bari in cui l’indicatore di costo annuo standard è di 84,76 euro. La media è di 29 euro.
Quando cambiare Banca
L’analisi effettuata da Ilcorriere.it, come spiegato, ha preso in considerazione le famiglie che utilizzano normalmente i servizi bancari effettuando 228 operazioni all’anno. Dai dati si evince che la media dell’indicatore di costo annuo standard è uguale a 111 euro per i conti correnti standard e di 29 euro per quelli online. Qualora si dovessero superare di molto tali soglie facendo un raffronto con il proprio Isc (estratto conto di dicembre) si potrà pensare di cambiare conto valutando anche i servizi collegati ad esso.