Il Festival di Sanremo non è ancora cominciato che già è stato coinvolto da un piccolo scandalo, protagonista la prima donna che accompagnerà Amadeus durante la prima serata dell’evento. Ornella Muti ha infatti postato sul suo profilo Instagram una foto in compagnia della figlia Naike Rivelli. Entrambe esibiscono ciondoli a forma di foglia di marijuana. Lo scatto ha aperto a immediate polemiche.
“Riconosciamo in Ornella Muti una grande icona del cinema italiano, ma riteniamo improprio il sostegno alla liberalizzazione della cannabis espresso in un post da parte della co-conduttrice di Sanremo”, hanno commentato i deputati di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, commissario di Vigilanza Rai, e Maria Teresa Bellucci, capogruppo in commissione Affari Sociali: “Non vorremmo che Sanremo possa diventare il megafono delle posizioni del fronte della cannabis libera e del referendum. Tanto più di fronte ai recenti fatti di cronaca che vedono coinvolta la sorella di Ornella Muti, Claudia, in una maxiretata per smercio di sostanze stupefacenti. La riteniamo un’esternazione impropria. L’uso della cannabis in Italia è illegale, se non per uso terapeutico”.
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Critico verso Ornello Muti e la sua foto pre serata di Sanremo, anche Carlo Giovanardi, ex senatore del centrodestra ed ex sottosegretario con delega alla guida del Dipartimento antidroga alla Presidenza del Consiglio: “È una cosa tristissima, vedere che si dà spazio a a chi promuove questa cultura della morte invece che a chi la combatte, a tutti quelli che sono in prima linea per questa battaglia”.
Questo ha poi scatenato un effetto domino anche su tutti gli altri partecipanti al festival di Sanremo per i quali ora sono scattati i controlli. “Depositerò oggi stesso un quesito in commissione di Vigilanza Rai per garantire che sul palco dell’Ariston vengano evitate forme di product placement da parte di Ornella Muti durante la co-conduzione del Festival di Sanremo, contrario al regolamento, e il lancio di messaggi impropri che possano riguardare la cannabis e l’uso di sostanze stupefacenti che possano fuorviare il pubblico e per chiedere alla Rai se, a tal fine, non ritengano necessario sottoporre all’esame tossicologico i conduttori e gli artisti che si esibiranno.” Continua Mollicone.
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Immediata è stata la replica della prima conduttrice del Festival di Sanremo: “Mi curo omeopaticamente ed è una mia scelta, che grazie a Dio non è vietata – ha replicato l’attrice – ma ci sono testi e persone più giuste di me per parlare di questi temi, dell’uso della cannabis per i bambini epilettici, le persone malate: non è che un bambino debba fumare una canna, la cannabis è una pianta che dà oli, estratti, è una scelta del paziente se usarla o no. Mia mamma ha avuto anni difficili prima di morire e non sono riuscita a dargliela, ho dovuto rimpinzarla di psicofarmaci che annebbiano la coscienza, l’ho persa senza poterle dire ciao perché non mi riconosceva più”. “Ognuno deve fare quello che si sente, io mi sento bene così, mi spiace che venga confuso, tutto qua”, ha concluso.
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