Blatte, Stanno arrivando! L’esperta: “Ecco come non farle entrare nelle case e prevenire l’invasione”
Stanno arrivando, le tremende, fastidiose e soprattutto portatrici di tante patologie, le odiate blatte. Maggio è l’ultimo mese in cui si può pensare a una disinfestazione in quanto le uova non sono ancora tutte schiuse. Ma come prevenire l’attacco di questi mostri rossi?
A spiegarlo è la dottoressa e docente di Igiene all’Università di Napoli Federico II, Maria Triassi che da indicazione per un vero e proprio “decalogo anti-blatta”. “Innanzitutto ogni cittadino dovrebbe tappare gli scarichi dell’acqua la sera e pulire bene i tubi almeno una volta a settimana per cercare di eliminare il calcare con la soda – spiega la dottoressa –, questo perché le blatte spesso risalgono proprio dagli scarichi e dalle fognature”.
Ma la docente dà suggerimenti anche a negozianti e portieri di condominio: “Se tutti gettassero un po’ di creolina nelle fogne davanti alle proprie attività commerciali o nei cortili dei condomini non vivremo adesso questa situazione spiacevole – continua ancora la Triassi – gli odori forti, infatti, tengono lontani questi insetti”.
L’esperta di Igiene non risparmia neanche l’Amministrazione comunale che pure sostiene di essere impegnata nella disinfestazione che però non è mai risolutiva del problema: “Sarebbe necessario che, nelle ore notturne, passassero camion innaffiatoi di creolina così da eliminare il fastidio anche dalle strade”.
Ma chiarisce che “la vera risoluzione al problema sarebbe quella di sturare l’intero sistema fognario napoletano. I detriti infatti provocano il non passaggio dell’ossigeno e ciò costringe le blatte a salire in superficie ed invadere i nostri spazi per sopravvivere.
Insomma – conclude – è necessario una sensibilizzazione di tutti al problema dal singolo cittadino al sindaco della città”. “Questo mese – spiega ancorala Triassi – è l’ultimo utile ad operare una disinfestazione efficace. Da giugno inoltre arriveranno quelle volanti, in quanto quello è il mese della riproduzione e quindi a questi esserini compariranno le ali, il che potrà essere ancora più fastidioso per coloro che potranno vedersele arrivare in testa”