Omicidio Yara, la svolta: “Noto pedofilo era a Brembate, ripartì il giorno dopo la scomparsa”
Massimo Bossetti è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della povera Yara Gambirasio, ma ora è stata presa una decisione decisiva – emersa in queste ore.
La richiesta di revisione del processo per Bossetti per l’omicidio di Yara
Uno dei consulenti della difesa di Massimo Bossetti era intervenuto tempo fa ad una trasmissione radiofonica di Radio Cusano Campus.
Il legale aveva evidenziato che erano pronti a chiedere la revisione del caso, avendo a disposizione nuovi elementi con la quale poter discutere la condanna.
Come riporta anche Bergamo News, il consulente della difesa fa un punto sulle indagini e conferma:
“CI SONO TRE PRECISE PISTE MOLTO INTERESSANTI”
Dove si cerca di approfondire, prima di poter chiedere la revisione del processo:
“È UN PERCORSO LUNGO, MA IL NOSTRO LAVORO NON SI FERMA”
Le indagini che stanno effettuando a tappeto, sono andate oltre i confini italiani: una pista delicata, che riguarda una persona che la sera del delitto si trovava proprio a Brembate.
La decisione per Massimo Bossetti
Massimo Bossetti sino alla giornata di ieri si trovava presso il carcere di Bergamo – per scontare la sua pena di ergastolo.
Una richiesta inaspettata che lo ha portato a chiedere un trasferimento nel carcere di Bollate, al fine di poter riprendere in mano la propria vita.
Nel nuovo carcere, dove è stato trasferito nella giornata di oggi, ci sono dei programmi di lavoro per i detenuti molto validi – così che il muratore di Mapello, in attesa di eventuale revisione del processo, possa intraprendere un mestiere durante le lunghe giornate.