Paolo Bonolis è convinto che la televisione italiana si stia trasformando in una sorta di casa di riposo e che presto la tv generalista sarà in forte crisi avviandosi verso un declino inesorabile. Chi può saperne più di lui. A breve festeggerà i quaranta anni di carriera e sul piccolo schermo si muove come a casa sua. In un continuo passaggio dalla Rai a Mediaset e viceversa, il famoso presentatore ha visto le reti crescere, migliorare o peggiorare e oggi ha deciso di dire la sua. Ma il quadro fatto in un’intervista non è dei migliori. E’ evidente che il mondo del piccolo schermo sia assuefatto, fermo in una posizione e non faccia molto per uscirne e mostrare contenuti diversi.
Ma vediamo nello specifico cosa ha detto Paolo Bonolis: “Non è questione di capire se la televisione sia migliorata o peggiorata. La tv in realtà è diventata qualcosa di diverso rispetto ai primi decenni in cui si è accesa. Prima si trattava di una tv pioneristica, mentre adesso è diventata coloniale. Se una volta si conquistavano territori nuovi di linguaggio e di argomento oggi si tende a coltivare il terreno già scoperto. Non si fanno passi avanti per vedere se oltre questi confini ci sono territori nuovi da esplorare”. Praticamente ci si ferma su quello che va bene per il pubblico e che alza la percentuale di share.
Insomma Bonolis si vede limitato dai problemi di share e non vede futuro. Gli esperimenti sono un ricordo lontano che i vecchi del mestiere non intravedono più. Sicuramente, persone che come Paolo Bonolis hanno fatto la televisione italiana, portando in auge tantissimi programmi e nuovi format, adesso non hanno più la fantasia e la passione di un tempo.
Spetterebbe ai nuovi volti dello spettacolo introdurre delle novità. Ma questo è un altro aspetto del problema che, secondo il famoso presentatore, riguarda il mondo del piccolo schermo oggi. I giovani utilizzano altri canali per comunicare con i fans e in tv ci sono sempre gli stessi vecchi volti. Paolo Bonolis sembra esserne convinto: “L’altro aspetto non secondario è che in televisione non c’è un grande ricambio di volti. Le nuove generazioni si muovono su nuove piattaforme e i conduttori più giovani in tv hanno la mia età. Diciamo che lentamente ci stiamo trasformando in una giovane Rsa”.
Il mondo dello spettacolo, o almeno quello delle reti televisive, non lascia molto spazio ai nuovi protagonisti ma si adagia su quelli vecchi e già funzionali. Capita quindi di vedere persone come Barbara D’Urso, Alberto Matano, Maria De Filippi o Milly Carlucci condurre più e più trasmissioni mentre i più giovani scalpitano dietro le quinte. E nell’era di internet c’è chi decide di non scalpitare affatto e di mostrare se stesso tramite altri canali. Da You Tube a Tik Tok, i volti emergenti si mostrano ai loro follower senza dover necessariamente passare dalla televisione, che oggi non premia il talento ma soltanto la tendenza al trash.
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Per accedere a questo mondo fantastico e misterioso bisogna sperare in show come Uomini e Donne o Temptation Island. Tornando così sul primo argomento affrontato da Paolo Bonolis, quello della ripetitività dei contenuti. Ma ricordiamo una cosa quando ci lamentiamo della tv: ci viene dato solo quello che noi stessi desideriamo. Continua a leggere altre notizie su Piudonna.it e dal tuo cellulare su Facebook, Instagram e Google News.