Scrittore, editore, opinionista e personaggio televisivo italiano, Simone Di Matteo è una tra le penne più spietate e meno ruffiane del piccolo schermo. È conosciuto al grande pubblico per la sua partecipazione a Pechino Express – Le civiltà perdute in coppia con Tina Cipollari, insieme alla quale formava il duo de #GliSpostati, e con lo pseudonimo de L’Irriverente, attraverso il quale redige una serie di rubriche satiriche sul mondo dello spettacolo e i suoi personaggi. Al momento, è alle prese con la pubblicazione del concept album “L’Amore Dietro Ogni Cosa” per la New Music International, interamente concepito a partire dalla sua omonima opera letteraria. In occasione della Fashion Week di Milano, lo abbiamo incontrato e abbiamo deciso di intervistarlo per voi.
Sei stato ospite di RTL 102.5 News, nella trasmissione “Trends&Celebrities” con Francesco Fredella e Simone Palmieri, raccontando inevitabilmente della tua esperienza a Pechino Express in compagnia di Tina Cipollari. C’è qualcosa di Tina o un aneddoto di Pechino Express che non hai ancora svelato?
Ci sono cose che inevitabilmente tengo per me, perché l’intimità di certi momenti e di alcuni rapporti è strettamente legata a chi li vive. Ho raccontato tutto ciò che ho voluto raccontare. Sono passati 5 anni dalla mia, nostra partecipazione al reality on the road di Rai2 e ancora sorridiamo insieme dei ricordi indelebili di un viaggio incredibile che solo vivendolo si può comprendere appieno. Siamo stati “Gli Spostati” di Pechino Express e lo siamo ancora. Forse, lo saremo per sempre.
Ti piace il ruolo di Tina a Uomini e Donne? La trovi mai esagerata?
Tina ha una forte personalità e un grande temperamento. Per quanto mi riguarda, con cognizione di causa e non certo per amicizia, è l’opinionista meno scontata della televisione italiana. Io da telespettatore la trovo perfetta nel suo contesto e nel suo ruolo, per nulla esagerata. Sono 20 anni che intrattiene il pubblico di Uomini e Donne, e nel tempo ha saputo intelligentemente rinnovarsi. Il segreto del successo è proprio questo, offrire al pubblico una versione diversa di se stessi, ma mai troppo distante da quello che in realtà siamo.
Attraverso le tue rubriche commenti il patinato mondo dello spettacolo, la tv e i suoi personaggi. Senza peli sulla lingua, cosa ne pensi del Grande Fratello Vip?
Mi affascinano molto le dinamiche del padre di tutti i reality show. Per quanto riguarda questa sesta edizione, siamo solo all’inizio e non è facile poter esprime un parere. Non è ancora successo nulla di particolare. Rispetto alla scorsa edizione, però, quest’anno ho apprezzato sicuramente il cast. Finalmente, la casa più spiata d’Italia pullula di volti noti, prima di Vip non se ne vedeva quasi la men che minima traccia! È stato un bene, poi, che Alfonso Signorini abbia deciso di non aprire la porta rossa agli influencer, visto che il più delle volte sono influenzati da tutto ciò che va al di là della loro stessa portata. Se pensiamo che sui social network ci sono persone che sponsorizzerebbero persino la malaria pur di racimolare un euro, non oso immaginare cosa sarebbero disposti a combinare dentro le mura di Cinecittà.
Un’altra cosa che mi è davvero piaciuta è stata la scelta di mettere un po’ da parte gli eccessi del politicamente corretto a cui eravamo abituati, sebbene bisogni comunque soppesare le azioni e le parole dei concorrenti, e se necessario, assegnare loro una punizione più che adeguata. Cosa che non è avvenuta con Katia Ricciarelli, ad esempio, che ha utilizzato termini che al giorno d’oggi non dovrebbero più far parte di alcun contesto, specialmente quello televisivo. Alle volte, puntare i riflettori su atteggiamenti sbagliati, errori, passi falsi o in qualsiasi altro modo li si voglia chiamare, seppur commessi in buona fede, non è il modo giusto di combatterli. E che dire di quel suo atteggiamento presuntuoso da grande diva nemmeno fosse l’erede vivente di Maria Callas? Sarà anche una delle cantanti liriche più note e stimate del panorama dello show business nostrano, ma alla Ricciarelli di tanto in tanto andrebbe ricordato che nel mondo dello spettacolo non sono solamente i soprani ad essere amati dalla gente!!!
Seguirai la nuova edizione di Pechino Express?
Assolutamente, non me ne perderò neanche una di puntata. Sono contento di trovare Costantino della Gherardesca al timone, il posto che a più di molti altri certamente gli si addice. Per carità, non voglio essere di parte, però devo ammettere che Pechino è uno dei miei programmi preferiti, in cui l’unico vero protagonista è il viaggio. Non solo ti mette in sfida con te stesso, ma ti permette di entrare in contatto con nuovi mondi, civiltà sconosciute e tradizioni a noi lontane. E forse proprio per questo, ci permette di apprezzare ancora di più quello che già abbiamo.
Quest’anno hai dato vita al primo concept album a livello mondiale tratto interamente da un’opera letteraria…
Si tratta del primo disco ad essere interamente e integralmente tratto da un libro. “L’Amore Dietro Ogni Cosa”, questo è il titolo, e prende vita da una delle mie opere alla quale sono più legato. In fondo, quel testo rappresenta una parte di me, di ciò che ho vissuto, e da tempo stavo lavorando a qualcosa che potesse fornire nuova vita al suo messaggio. E alla fine, l’ho trovata. Il filo conduttore che soggiace all’opera madre e all’album è uno e uno soltanto: l’amore. Al giorno d’oggi credo che ce ne sia fortemente bisogno, specialmente dopo il periodo buio che abbiamo attraversato e che non abbiamo ancora del tutto superato. Sono grato a Pippo e Monica Landro per aver abbracciato la mia idea che oggi è divenuta realtà. Dopo i primi due singoli “Anne” e “Abbi Cura Di Me”, cantati da Andrea Crimi, stiamo lavorando al rilascio del terzo e ultimo singolo, “Ci Vediamo Lunedì”, che anticiperà l’album e vedrà la straordinaria partecipazione di Laura Bono in duetto con Crimi. Non vedo l’ora che possiate ascoltare il cd per intero, ne vale veramente la pena!
Come mai hai scelto Laura Bono tra gli interpreti dell’album?
Conosco Laura dal 2016 e tra noi, come per magia, è nata una grande amicizia supportata da una profonda stima che nutriamo l’uno per l’altra. Canta e scrive divinamente, è un’artista a 360 gradi. Quello che fa, lo fa con passione, dedicandovi anima e corpo, proprio come me. Forse è per questo che c’è stata intesa sin da subito. E poi, ascolto sin da sempre la sua musica, e ho pensato che la sua voce fosse perfetta per questo disco!
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