Da poco è stato il trentesimo compleanno di Non è la Rai, un evento che ha riacceso i riflettori su una trasmissione che ha fatto la storia e ha fatto nascere alcune delle star che ancora oggi conosciamo. Tutti ne parlano con malinconia e ammirazione, ma oggi saltano fuori delle zone d’ombra che riguardano il mondo del dietro le quinte dello show. Possiamo solo immaginarlo: tante giovani donne che sognano di diventare famose e si ritrovano a competere l’una con l’altra per emergere. In molte farebbero di tutte pur di ottenere uno spazio in più rispetto le altre.
A parlarne con maggiore schiettezza è Laura Colucci che sull’argomento sta anche scrivendo un libro. All’epoca la donne aveva soli 21 anni e si è ritrovata per caso nel vortice di luccichii e telecamere che era Non è la Rai. Ha rilasciato un’intervista in cui ha spiegato come il rapporto tra le giovani nei camerini non fosse dei migliori: “Non era una favola. C’erano delle situazioni vomitevoli. Le racconterò nel libro che sto scrivendo, probabilmente anche facendo i nomi o comunque facendo capire di chi parlo”. Soprattutto, ricorda la cattiveria delle ragazze in cerca di successo.
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“Non ho fatto il provino come le altre ragazze. Sono arrivata a programma iniziato, dopo due mesi. Un giorno ero andata al Centro Palatino con una mia amica, Boncompagni mi ha visto e mi ha chiesto di fare parte del cast. Tra le ragazze c’era un rapporto di pseudo-amicizia, di competizione e di invidia. La maggior parte sgomitava. C’erano addirittura quelle che si facevano uscire le lacrime per farsi fare i primi piani. Si faceva di tutto pur di apparire”. Nulla di strano, se non fosse che secondo Laura Colucci le giovani di Non è la Rai dovevano scendere a particolari compromessi per ottenere il loro obiettivo.
Su Boncompagni non ha nulla da dire, o comunque non ha prove di intrighi vari con le sue colleghe: “Amava contornarsi di persone giovani. Il rapporto con le ragazze era professionale e a volte anche extraprofessionale. Che lui avesse delle relazioni con le ragazze non mi riguarda, con me non ci ha mai provato.” Ma incitava le ragazze di Non è la Rai a desiderare di più dal mondo della televisione: “Aveva un grande carisma, ti trasmetteva qualcosa ed era riuscito a creare questo mood per cui dovevi arrivare a fare di tutto per emergere. Prediligeva le ragazze che venivano da un basso ceto sociale perché più affamate di successo e pronte a mettersi in gioco”.
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Laura Colucci non faceva parte di quel mondo. La sua famiglia era forte abbastanza da non aver bisogno di sgomitare per ottenere nuovi incarichi. Ma è stata spettatrice di altre situazioni del genere a Non è la Rai accettarli: “A me nessuno ha mai chiesto di andare a letto con qualcuno, però ho vissuto direttamente storie di ragazze che frequentavo che mi hanno confidato di essere dovute scendere a compromessi per poter emergere e fare qualcosa di più rispetto a quello che facevo io ad esempio. C’erano minorenni, c’erano genitori delle minorenni che spingevano… Non erano rapporti sessuali, ma compromessi. A me mai nessuno ha chiesto di fare sesso, ma ad altre ragazze sì. Ambra era molto più piccola di me e non ci siamo mai frequentate o sentite. La Freddi l’ho frequentata tanto, però ti dico no comment. Perché ci sarebbe tanto da dire”. Per continuare ad avere news seguiteci anche sui nostri profili Su Facebook anche su INSTAGRAM