È stato trovato morto nella sua casa a Stresa lo storico regista Rai Paolo Beldì. Ieri sera è stata un’amica di Novara a dare l’allarme non vedendolo arrivare per guardare la partita Belgio-Italia. I soccorritori l’hanno trovato già senza vita. Probabilmente si è trattato di un infarto. Tra poco sarebbe stato il suo compleanno e avrebbe compiuto 67 anni.
È stato un regista televisivo molto importante che ha firmato trasmissioni memorabili come “Quelli che il calcio” (con Fabio Fazio prima e poi l’edizione con Simona Ventura), “Mi manda Lubrano” ma anche di tre festival di Sanremo e i programmi con Adriano Celentano.
La vita e la carriera
Novarese, figlio di un pubblicitario, Beldì aveva esordito come comico in radio per poi passare alla regia negli anni 80 nella neonata Fininvest per programmi di intrattenimento e sportivi da Banzai a Mai dire Mundial, lui super appassionato di calcio e tifoso sfegatato della Fiorentina.
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Nello stesso periodo firma come autore le musiche originali di Drive in per quattro anni con Roberto Negri ed esordisce nel varietà grazie ad Antonio Ricci che lo chiama a dirigere prima Lupo solitario e dopo Matrjoska. Negli anni Novanta passa alla Rai, regista tra gli altri di Mi manda Lubrano e poi di Svalutation con Celentano.
Ed è proprio con una trasmissione Rai, Diritto di replica insieme a Fabio Fazio e Sandro Paternostro, che viene fuori quella che sarà sempre la sua firma: l’indugio sui dettagli, da un calzino abbassato a una scarpa, particolari che creano il caso come quando riprese uno spettatore addormentato nella platea di Sanremo. In trent’anni di carriera è dietro la macchina da presa di tantissimi programmi storici tante volte con Celentano che segue in Francamente me ne infischi (1999) Rockpolitic (2005) e La situazione di mia sorella non è buona (2007) . Sua la regia di tre Festival di Sanremo, i due condotti da Fazio e poi nel 2006 per Panariello. Ha scritto anche tre libri, il primo nel ’96 (“Perché inquadri i piedi?”) dedicato proprio alla sua scelta di curare i particolari, gli altri alla sua passione viola.
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