Flavio Insinna ha raccontato l’amore per la sua carriera e le rinunce che ha dovuto fare per dedicarsi completamente al lavoro. Una passione, la sua, innata. Che si è intensificata osservando le reazioni del pubblico alle sue primissime performances. Perché un forte applauso, una platea divertita ed entusiasta, regalano una carica e un’adrenalina che valgono tutta la fatica per arrivare su un palco. E’ quello che è accaduto al presentatore, comico e attore, oggi al timone di L’Eredità, il gioco a quiz sul primo canale della rete di Stato che ha tantissimo successo.
Ma Flavio Insinna non dimentica le sue prime volte come spettatore. Il suo amore per il teatro e la recitazione è nato all’età di 8 anni, quando ha guardato Aggiungi un posto a tavola. “E lì, credo, alla fine, al momento della colomba, mi sono incantato davanti alla reazione estasiata del pubblico”. Ma la determinazione per fare questo mestiere gliel’ha regalata Gigi Proietti e il suo spettacolo A me gli occhi please. “Ricordo in maniera nitida, quasi alla moviola, dove ero e cosa ho pensato all’uscita del teatro” ha raccontato nel corso di un’intervista a Libero.
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“Mentre slegavo il motorino dal palo, riflettevo: Questo signore, da solo, fa ridere e commuovere. Che mestiere fantastico”. E da quel momento Insinna ha concentrato tutte le sue forze per intraprendere lo stesso lavoro del suo idolo. E ci è riuscito, diventando un attore a tutti gli effetti. Tra i suoi lavori lo ricordiamo maggiormente per il ruolo del capitano dei carabinieri Flavio Anceschi, nella serie Don Matteo, e per la fortunata conduzione del programma Affari Tuoi, che lo ha incoronato come personaggio rivelazione dell’anno. Nell’ultima stagione televisiva lo abbiamo visto anche nei panni di giurato a Il cantante mascherato di Milly Carlucci.
Una carriera piena quella di Flavio Insinna, ma non senza rinunce: “Ho rinunciato a molti Natali, ai Capodanni, ai compleanni, ma non ci ho pensato più di tanto”. Infine, la rivelazione sulla sua decisione di non dar vita a una famiglia. Che deriva non solo dai suoi impegni lavorativi, ma anche da una situazione familiare che lo ha drasticamente segnato: “Sono cresciuto in una famiglia molto stretta che da sempre definisco come un branco, e quando è morto il capobranco (il padre) siamo scoppiati. Ci siamo dovuti allontanare per non sbranarci pur amandoci”.
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Flavio Insinna ha quindi deciso di rinunciare anche alla gioia della paternità: “Per questo c’è la rinuncia ai figli. Cresciuto con quel tipo di presenza, magari a volte troppa, non mi sono mai ritrovato da solo davanti a un problema. Per come ho vissuto cos’ è l’amore dei genitori verso i figli, non potevo sopportare l’idea che un giorno, a me, un pargolo mi dicesse. Bello il film, bella la tv o il teatro, ma non ci sei mai”, confessa Insinna. Per concludere l’intervista, ha confessato i suoi rituali scaramantici prima di un’esibizione: “A teatro mi allaccio per tre volte una scarpa; se sul palco trovo un chiodo storto, lo prendo, e a fine tournée ne ho lo zaino pieno. Infine se cade a terra il copione, lo batto tre volte”. E voi che ne pensate? Fatecelo sapere commentando le puntate sul gruppo ufficiale di Uomini e Donne di Maria de Filippi