“Mangiare è sempre una festa” ci suggerisce Antonino. Non bisogna mai sottovalutare la fortuna di avere il piatto pieno. Le polpette sono, forse, qui al sud una delle prime pietanze che ci piazzano sotto il naso quando ancora siamo piccini. E da allora è amore puro. Più un piatto è semplice, più sa affascinare col suo linguaggio diretto, schietto, essenziale ma mai dappoco.
Con la ricetta delle polpette dello chef Cannavacciuolo ho riscoperto un nuovo modo di mangiare le polpette. Saporite e delicatissime allo stesso tempo, soprattutto profumatissime, che già mentre le prepari comincia il viaggio. E si sa, quando si cucina, i ricordi che riaffiorano alla mente possono solo aiutarti a fare meglio, perché ci metti il cuore, ovvio.
Ingredienti per circa 30/35 polpette di grandezza media
- 400 g di carne macinata di manzo
- 200 g di polpa di salsiccia di maiale
- 4 fette di pancarrè
- 100 g di latte
- 2 uova
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 80 g di parmigiano
- 1 cipolla
- noce moscata
- rosmarino
- timo
- 500 g di passata di pomodoro fresco
- vino bianco q.b
- sale
- pepe
Polpette di Canavacciuolo, Preparazione
In una ciotola capiente unite le due carni macinate insieme alle uova, al parmigiano, al pane ammollato precedentemente nel latte e strizzato, una grattata di noce moscata, il prezzemolo tritato, sale, pepe e un filo d’olio. Amalgamate bene e formate le vostre polpette.
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Fatele rosolare a fiamma dolce in una padella, non friggete profondo, quindi aggiungete la cipolla affettata fine, sfumate col vino bianco e, quando sarà evaporato, unite la passata di pomodoro. Ultimate la cottura sistemando di sale e pepe. Molto dipenderà dalla dimensione che avete dato alle polpette.
I consigli dello chef Cannavacciuolo:
Se in una ricetta dovete portare a cottura carne e verdura insieme, (in questo caso la cipolla), è meglio prima scottare la carne e solo in seguito aggiungere e rosolare le verdure, abbassando la fiamma per non farle bruciare.
Varianti sulle polpette: Le polpette si possono far stufare anche senza la passata di pomodoro, ma aggiungendo solo un po’di brodo. Oppure si possono infarinare e friggere in olio di semi caldo per poi essere consumate in abbinamento a delle salse, oppure ancora, una volta fritte, possono essere immerse nella salsa al pomodoro.