Non si placano le polemiche riguardo all’organizzazione del prossimo Festival di Sanremo il cui direttore artistico è Amadeus: a rimettere tutto in discussione il tweet del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che in queste ore ha spento gli entusiasmi. Il Teatro Ariston è un teatro come tutti gli altri pertanto la presenza del pubblico è vietata in tutti i casi, sia esso composto da figuranti o no, almeno fino a quando le norme di sicurezza non lo consentiranno: questo il contenuto di quanto scritto dal ministro.
Secondo l’Adnkronos e secondo il sito Dagospia, Amadeus sarebbe pronto a rinunciare all’incarico di direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo e anche Fiorello sarebbe di questa idea. Amadeus e gli organizzatori della kermesse avrebbero evidenziato come ieri, a differenza del ministro del Beni Culturali, il ministro della Salute, Roberto Speranza, non abbia parlato di figuranti. Anche perché altri programmi tv vanno in onda in questo periodo con il pubblico in studio. Dagospia ipotizza anche la possibile esistenza di altre motivazioni, per ora sconosciute, che avrebbero spinto i conduttori a voler lasciare.
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Amadeus e Fiorello pronti a rinunciare a Sanremo: interviene Giovanni Toti
Sulla spinosa questione si è espresso anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il quale a Radio Capital ha dichiarato: “Per serietà bisognerebbe aspettare qualche giorno prima di parlare di pubblico. Bisogna capire agli inizi di Marzo come sarà la situazione del Paese. Se cambierà la legislazione a fine febbraio sarà consentito anche a Sanremo avere qualche libertà in più, riaprendo poi anche i teatri. Se poi il paese si trovasse a Marzo con una nuova ondata di casi, sarebbe un ossimoro pensare a un Sanremo come tutti gli altri anni”.